KESSELRING, Albert
Generale tedesco, nato a Metz il 30 novembre 1885. Partecipò alla prima Guerra mondiale come ufficiale d'artiglieria e di stato maggiore. Passò all'aeronautica nel 1935, ne diresse gli uffici tecnici centrali e fu per breve tempo (1938) capo di S. M. dell'arma aerea. Nel 1939 comandò la prima flotta aerea in Berlino. Scoppiata la seconda Guerra mondiale, ebbe il comando della seconda flotta aerea, ch'egli condusse nell'offensiva contro l'Inghilterra, nella battaglia di Mosca e nella campagna nordafricana. Nel 1940 sollecitò l'immediata invasione dell'Inghilterra che riteneva ormai ridotta in critiche condizioni. Nel novembre 1942 fu nominato comandante in capo delle forze tedesche nel Mediterraneo (eccettuata la Libia). Nel settembre 1943 fu posto a capo del gruppo di armate Sud dislocato nell'Italia meridionale e, in contrasto con Rommel (comandante del gruppo di armate Nord), sostenne la possibilità di fermare gli Alleati sulla linea Garigliano-Sangro (linea Gustav), conservando così il possesso di Roma. L'alto comando approvò il suo punto di vista e sciolse il gruppo di armate Nord; pertanto Kesselring, dal 21 novembre 1943, assunse la completa responsabilità del teatro di guerra italiano. Dimostrò'le sue qualità di condottiero nell'abile manovrata resistenza opposta all'avanzata ed agli sbarchi degli Alleati, soprattutto a Salerno, Cassino, Anzio. Nella primavera del 1945 fu chiamato ad assumere il comando delle operazioni sul fronte occidentale. Catturato in Germania alla fine delle ostilità, fu ricondotto in Italia (1947) per esservi processato quale criminale di guerra dal tribunale interalleato di Venezia. Fu condannato a morte il 6 maggio 1947, ma la condanna fu commutata nel carcere a vita; è attualmente detenuto in Baviera.