BALLIN, Albert
Industriale e uomo politico tedesco, nato ad Amburgo il 15 agosto 1857. Succeduto ancora giovanissimo al padre nella direzione di un'agenzia d'emigrazione, nel 1881 si associò all'armatore Carr, in modo da partecipare direttamente anche al trasporto degli emigranti. Da quel momento ebbe inizio l'attività davvero prodigiosa del B.: fusasi la ditta Carr con la Hamburg-Amerika-Linie, il B. fu nominato nel 1886 direttore del servizio passeggeri per l'America settentrionale, membro della direzione nel 1888, direttore generale nel 1899; e a lui principalmente è dovuto il gigantesco sviluppo di quell'impresa, che in lui s'impersonava.
L'imperatore Guglielmo II ne apprezzò l'intelligenza, e gli permise di esprimergli francamente il proprio parere, tanto nelle questioni economiche, quanto anche, talvolta, in quelle politiche. Il B. fu fautore dello sviluppo di una forte flotta germanica; ma qnando si accorse che ne sarebbe derivato un insanabile contrasto anglo-tedesco, egli si oppose alla pericolosa tendenza. Un tentativo di accordo con l'Inghilterra fu da lui intrapreso insieme con sir Ernest Cassel, l'amico di Edoardo VII, nel 1908, ma non fu coronato da soccesso, per opera del Bethmann-Hollweg, che risentì l'influenza del Tirpitz. Più tardi il B. si rivolse direttamente a Guglielmo II, e si giunse alla nota missione Haldane a Berlino (febbraio 1912), sterile anch'essa. Anche all'immediata vigilia della grande guerra il B. tentò di promuovere l'intesa cercando di far invitare il ministro inglese della Marina, Churchill, a Kiel, in occasione della visita della flotta britannica in quel porto. I suoi sforzi s'infransero contro il formalismo degli ambienti ufficiali germanici, e la dichiarazione di guerra inglese venne di lì a poco ad avverare i timori del Ballin. La rovina del traffico fiorente della sua società, la visione esatta della catastrofe a cui si andava incontro logorarono la ferrea tempra dell'uomo; l'incapacità diplomatica delle autorità centrali, che procedevano di errore in errore, fino alla dichiarazione della guerra subacquea illimitata, lo esasperarono al punto da produrre in lui una forma acuta di nevrastenia. Il suo nome fu fatto come presidente della futura delegazione per la pace; ma la salute, ormai minata, non resse all'emozione provata per lo scoppio della rivoluzione, e il 9 novembre del 1918 il B. spirava in una clinica di Amburgo.
Bibl.: Huldermann, Albert Ballin, Berlino 1922; P. F. Stubmann, Ballin: Leben und Werk eines deutschen Redners, Berlino 1926, ambedue con copiosi estratti da corrispondenze epistolari del B.