ALBERICONE
Prevosto della cattedrale di Reggio Emilia dal 1160, nel 1163 venne eletto vescovo della diocesi reggiana. Attese, per mandato di Alessandro III (12 giugno 1168), alla ricostituzione dei beni del monastero di S. Prospero dilapidati dall'abate Guido, seguace di Ottaviano e Guido. Intorno agli anni 1168-1170 riuscì ad ottenere un intervento papale a suo favore circa una contesa con i Mantovani per il possesso dell'isola di Suzzara. Forse podestà di Reggio dal 1169 - ma come tale è sicuramente ricordato solo nel 1183 - in quest'anno, quando il Comune era già entrato a far parte della Lega lombarda, presenziò al giuramento di Gerardo di Carpineto e di altri nobili, che dichiaravano di essere cittadini reggiani e di voler dimorare in città per quattro mesi in caso di guerra. Nel 1177 otteneva da Alessandro III l'autorizzazione a rimuovere dalle loro cariche i "clerici" che, appartenenti ad altre diocesi, s'erano introdotti in chiese di sua giurisdizione e, sempre per incarico di Alessandro III, insieme con il vescovo di Parma, in un anno imprecisato del periodo 1173-1179, ammoniva il vescovo di Verona circa la restituzione all'abbazia di Nonantola di alcune terre "in curte Nugariae". Nel 1177 assisté alla tregua di Venezia tra Federico I e Alessandro III, e presenziò, nel 1179, al III concilio lateranense. Intervenne ancora, circa nel 1181, a favore dell'abbazia di Nonantola e nel 1182, con Garsendonio, vescovo di Mantova, esaminò i testimoni per la vertenza tra il vescovo di Ferrara ed il pontefice, circa la pieve di Trecentola. Nel 1183 era ancora impegnato in dispute con i Mantovani per il possesso dell'isola di Suzzara; nel 1184 concedeva privilegi ai monaci di S. Prospero; nel 1185 sottoscriveva il diploma con cui Federico I concedeva l'investitura di Canossa, Bibbianello e Gesso ai fratelli Canossa. Nel 1186 presenziava la fondazione della chiesa di S. Nicolò.
A. morì il 28 apr. 1187.
Fonti e Bibl.: G. Tiraboschi, Memorie storiche modenesi, III, Modena 1754, Codice Diplomatico, p. 54; P. F. Kehr, Italia Pontificia, V, Berolini 1911, pp. 369-371 (con rinvii ad altre fonti); L. A. Muratori, Rer. Italic. Script., VIII, Mediolani 1726, coll. 1075-1076 (erroneamente ad annum 1182 è detto che A. era podestà al momento della pace di Costanza (1183]); P. B. Gams, Series episcoporum, Ratisbonae 1873, p. 760; G. Saccani, I vescovi di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1902, pp. 70-72.