ALBERDINGK THYM, Josephus Albertus
Scrittore olandese (1820-1889). Nacque ad Amsterdam; attese dapprima al commercio, benché dedicasse molta parte del suo tempo allo studio e alla propria educazione spirituale. Fino al 1869 fu proprietario di un negozio di commestibili in conserva, poi gli venne affidata la direzione della casa editrice Van Langenhuyzen. Nel 1876 ebbe la cattedra d'estetica e di storia dell'arte nell'università di Amsterdam.
Quale romantico cattolico, Alberdingk Thym occupa un posto isolato nella letteratura olandese. Aveva un culto per Bilderdijk, che considerava suo maestro. Come il suo grande contemporaneo Potgieter, anch'egli romantico, sentiva molto affetto e interesse per la città di Amsterdam, quale era stata nel sec. XVII; ma, essendo prima di tutto cattolico, ebbe caro e studiò specialmente il Medioevo, per la profonda vita religiosa che animava allora le coscienze: invece, per quel che riguarda il '600, si occupò quasi soltanto del cattolico Vondel e dell'ambiente in cui questi visse e operò. Non pubblicò i proprî scritti nei periodici dei romantici, pur mantenendo con essi personali rapporti di amicizia; amò invece divulgarli per lo più nel Volksalmanak voor Nederlandsche katholieken (Almanacco popolare dei cattolici olandesi), dal quale furono poi ristampati sotto il titolo "Racconti staccati in prosa": sono, per la maggior parte, novelle storico-letterarie con protagonisti cattolici. Nel 1855 fondò un periodico suo, De Dietsche Warande, e ne rimase redattore per vent'anni: gli articoli serî e filosofici venivano pubblicati sotto il suo nome, mentre quelli più leggeri e scherzosi erano firmati con lo pseudonimo Pauwels Forestier.
Del suo amore per il Medioevo fanno prova anche i suoi Karolingische Verhalen (Racconti Carolingi, 1851), romanzi cavallereschi tradotti in olandese moderno, e molto letti, anche oggi, nelle scuole medie olandesi. I volumi Palet en Harp (Tavolozza e arpa, 1849) e Het voorgeborchte (Il promontorio, 1853), contengono anche poesie liriche. I risultati del suo studio intorno a Vondel furono da lui pubblicati in forma di novelle, sotto il titolo di Portretten van Joost van den Vondel (1876), e come ultima puntata dell'edizione delle opere di Vondel curata da Giacomo van Lennep (1876). Fu indotto a tale opera, perché gli parve che nella grande edizione di Vondel in 12 volumi, curata da Van Lennep, il cattolicismo di Vondel non fosse messo sufficientemente in rilievo.
Ediz.: Verzamelde Werken, ed. J. F. M. Sterck, Aia 1908-20; una buona scelta è stata curata nel 1920 da M. A. P. C. Poelhekke.
Bibl.: Una bella biografia di A. scrisse il figlio K. J. L. Alberdingk Thym (1893), e un'altra ne compose anche la figlia Caterina: J. A. Alb. Thym in zijne brieven, als Christen, mensch en kunstenaar, Amsterdam 1896. V. inoltre: Busken Huet, Litterarische Fantasieen, II, 133-166; Poelhekke, Kath. Studien: En Pionier, Nimega 1896; Van Hoogstraten, Studiën en Kriticken, I, 5-56; Schaepman, Menschen en bocken. Cfr. anche il numero unico dedicato a J. A. A. da Dietsche Warande en Belfort nel 1906, e gli articoli di agosto-settembre, 1920, della rivista De Beiaard.