Vedi ALBENGA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALBENGA (Albĭum Ingaunum, Albingaunum)
Città di origine preromana, capitale dei Liguri Ingauni (onde il suo nome: Albium Ingaunum, contratto con la romanizzazione in Albingaunum), municipio romano e sede vescovile paleocristiana. Conservò nel Medioevo, nonostante ripetute distruzioni, il sito ed anche la pianta della città romana, ad insulae regolari tuttora in parte conservate.
La notevole sopraelevazione del suolo, dovuta alle alluvioni del fiume Centa (il cui letto copre oggi una parte dell'antica area urbana, mentre prima del '200 correva 1 km a levante della città), rende difficile l'esplorazione archeologica, tanto più che i principali monumenti sottostanno agli edifici della città medioevale. Nel suburbio, verso ponente, si conservano invece notevoli resti di costruzioni di età imperiale, tra cui il "Pilone", monumentino funerario del II sec. d. C., con celletta a colombario. La basilica cemeteriale extra moenia, dedicata al martire S. Calocero, risale nelle sue strutture più antiche al IV sec. ed è costruita sui resti della precedente necropoli romana; un'altra basilica paleocristiana è stata scoperta nel 1956 ad E della città, ed era dedicata a S. Vittore. Si riconoscono pure i resti di un acquedotto e di un piccolo anfiteatro.
Monumento ancora romano si può pure considerare il Battistero, del principio del V sec., che sorge intatto al centro della città vecchia ed è un edificio ottagono direttamente derivato dalle sale termali a pianta centrale; esso è uno dei rarissimi esempî, all'infuori di Ravenna, di architettura tardo-romana nell'Italia settentrionale.
Nel Civico Museo Ingauno si conservano i principali oggetti artistici di età romana di provenienza locale, tra cui un puteale in marmo con bucrani e festoni e un mosaico del I sec. a. C., recuperato nel 1956 nel sottosuolo cittadino.
Nei dintorni della città il ritrovamento artisticamente più notevole è quello di un grande mosaico pavimentale del III sec. d. C. a Loano (conservato nel Palazzo Comunale di Loano).
Proviene dalla costa antistante ad A. il materiale della prima nave oneraria romana di cui siasi iniziata l'esplorazione (1950); esso è conservato nel "Museo Navale Romano", con calchi e fotografie dei principali documenti di confronto relativi alla marina mercantile nell'antichità.
Bibl: N. Lamboglia, Topografia storica dell'Ingaunia nell'antichità, in Collana storico-archeologica della Liguria Occidentale, II, 5, 1933; id., Per l'archeologia di Albingaunum, ibid., III, 1934; id., Liguria romana, I, Genova 1938, cap. IV, e La Liguria antica, Genova 1941; varî studî minori nella Rivista Ingauna e Intemelia, e nella Rivista di Studi Liguri.