ALBATROS (nome anglo-indiano, dal port. alcatruz, sp. alcaduz "secchio di terracotta", quindi "pellicano")
Genere della famiglia Procellariidae, ordine dei Tubinares. Uccelli oceanici di varia grandezza, rappresentati da circa 130 specie sparse per tutti i mari. L'Albatros, o Diomedea exulans, è assai noto per le descrizioni contenute in moltissimi testi e per gl'individui che si vedono in quasi tutti i musei. L'adulto è bianco con fini lineette ondulate sul disopra e le remiganti bruno-nerastre, il giovane è lavato di brunolavagna, che biancheggia a mano a mano che l'uccello invecchia; abita l'Oceano meridionale dallo Stretto di Magellano al Capo di Buona Speranza; abitava un tempo anche l'Europa: se ne sono trovati avanzi fossili nel Suffolk. Statura grande, larghezza d'ala di oltre 4 metri; si è detto anche 6, ma ciò è esagerato. Una sola specie ne esiste in Europa, Diomedea melanophrys, con ala lunga 50-54 cm.; il colorito bianco e nero, la grande statura, le ali lunghe e strette, il becco grande, fornito di potente uncino con i corti tubi nasali, la caratterizzano subito a prima vista; non comparsa in Italia. L'Albatros presenta grandi singolarità di volo, che vennero spiegate in vario modo dagli autori, esso è resistentissimo ed ha una straordinaria facilità di "veleggiare" per lungo tempo senza alcun percettibile movimento, sia che voli a rapida corsa sui marosi nelle più terribili tempeste, sia che aleggi quietamente sulle tranquille onde del mare (v. tav. a colori).