TAYLOR, Alan John Percivale
Storico e giornalista inglese nato a Birkdale (Lancashire) il 25 marzo 1906, morto a Barnet (Hertfordshire) il 7 settembre 1990. Ha insegnato all'università di Manchester (1930-38), è stato professore al Magdalen College di Oxford (1938-76) e quindi professore onorario in questa stessa università. Militante laburista, acceso critico della politica di appeasement negli anni Trenta, si è impegnato su posizioni radicali in alcune battaglie politiche come quelle contro l'intervento a Suez o per il disarmo. Polemista brillante ha svolto anche un'intensa attività di pubblicista, collaborando con diversi giornali tra cui l'Observer, il Daily Herald e il Sunday Express e divenendo una vera e propria ''personalità dei media'' grazie a un'intensa attività radiofonica e televisiva. Quest'attività, in particolare la collaborazione con il popolare Sunday Express, fu oggetto di aspre critiche da parte dell'establishment accademico.
Studioso di politica internazionale ha concentrato i suoi interessi sulla storia dell'Europa e delle relazioni fra le diverse potenze europee, la cui trama ha ricostruito in un celebre lavoro, The struggle for mastery in Europe 1848-1918 (1954; trad. it., L'Europa delle grandi potenze da Metternich a Lenin, 1961). T. è autore di numerosi e fortunati volumi sulla Germania, come The course of German history (1945; trad. it., 1963) o Bismarck: the man and the statesman (1955; trad. it., 1988), nei quali identifica come elemento di sostanziale continuità nella storia tedesca la persistente convinzione di quel popolo di essere investito di una missione civilizzatrice. La formulazione più radicale di questa tesi fu esposta da T. in The origins of the second world war (1961; trad. it., 1965), la sua opera più discussa e controversa, in cui egli sosteneva, riconducendo la strategia hitleriana entro i confini dell'opposizione al trattato di Versailles, che il secondo conflitto mondiale non era stato il risultato di un progetto premeditato di aggressione, quanto la conseguenza di un errore di calcolo lungo la strada della costruzione della supremazia tedesca in Europa. In questo contesto Hitler non si differenziava in modo significativo dagli uomini di stato tedeschi che lo avevano preceduto. Nell'acceso dibattito che seguì la pubblicazione del libro T. fu accusato di sottovalutare la specificità del nazismo e le motivazioni ideologiche, sociali ed economiche che avevano sostenuto la politica estera hitleriana.
Tra le sue opere vanno inoltre ricordate: The Italian problem in European diplomacy (1934); The Habsburg monarchy, 1815-1918 (1941); English history, 1914-1945 (1965; trad. it., 1968); A personal history (1983).
Bibl.: A century of conflict, 1850-1950: Essays for A.J.P. Taylor, a cura di M. Gilbert, Londra 1966; The origins of the Second World War: A.J.P. Taylor and his critics, a cura di W.R. Louis, New York 1972; Crisis and controversy. Essays in honour of A.J.P. Taylor, a cura di A. Sked e C. Cook, Londra 1976; C. Wrigley, A.J.P. Taylor. A complete annotated bibliography and guide to his historical and other writings, Brighton 1980; The origins of the Second World War reconsidered, a cura di G. Martel, Londra 1986.