ALABARDIERE
Soldato armato d'alabarda. Quasi tutti gli eserciti d'Europa ebbero truppe di fanteria così armate, e Francesco I di Francia le introdusse regolarmente nelle sue legioni. Gli alabardieri furono colà soppressi nel 1756, ma l'alabarda fu conservata agli Svizzeri addetti alla guardia del palazzo reale, fino alla loro soppressione (1789). Sotto l'impero napoleonico vi furono alabardieri d'onore, i quali continuarono sotto la Restaurazione, finché Carlo X li soppresse definitivamente.
In Piemonte si ebbero alabardieri comuni, insieme coi picchieri; ma specialmente alabardieri per funzione di scorta e d'onore, istituiti nel 1719 col nome di Alabardieri sardi, per il servizio di guardia del palazzo insieme con gli archibugieri guardie. Vennero soppressi, o cambiarono nome, nel 1774; ricomparvero nel 1822, e si dissero Alabardieri guardie del viceré, poi Guardie del reale palazzo. Al presente vi sono ancora alabardieri nella corte di Spagna e in quella pontificia (Svizzeri).
Gli alabardieri si chiamavano talvolta alabarde: il Cinuzzi scrisse: "... mettere in vanguardia tutte l'alabarde armate di lor corsaletti e morioni a tre per fila, o a cinque, conforme alla compagnia grossa o piccola ch'egli avrà...".