al-WALĪD
D Nome di due califfi arabi della dinastia degli Omayyadi.
al-W. I, figlio di ‛Abd al-Malik, regnò dall'88 eg., 705 d. C., al 98 (715). Il suo califfato rappresenta l'apogeo degli Omayyadi e dell'impero arabo, che con le conquiste della Spagna e della Transoxiana toccò la massima estensione. Egli si dedicò particolarmente a una grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l'altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana di San Giovanni in Damasco, che, secondo una discussa tradizione, era stata fino dalla conquista araba divisa tra Cristiani e Musulmani.
al-W. II, figlio di Yazīd II e nipote del precedente, regnò per poco più di un anno nel 125-126 eg., 734-744 d. C. Di natura dissipata e violenta, amante dei piaceri, della musica e della poesia, e poeta egli stesso, visse lontano da Damasco, in palazzi e padiglioni di caccia nel deserto; fece uccidere Khālid al-Qasrī, il valente ex-governatore del ‛Irāq, e si alienò i membri della sua stessa famiglia, tra i quali fu ordita una congiura che gli tolse il regno e la vita. Il cugino Yazīd b. al-Walīd, che ne fu a capo, gli succedette sul trono.
Bibl.: J. Wellhausen, Das Arabische Reich u. sein Sturz, Berlino 1902, pp. 157-66, 218-28; su W. II in particolare, F. Gabrieli, al-W. b. Yazīd, il califfo e il poeta, in Riv. studi orient., XV, pp. 1-70.