al-ḤUSAIN ibn ‛Alī, sceriffo della Mecca, poi re del Ḥigiāz
Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, mostrò i primi segni delle sue velleità d'indipendenza ostacolando il compimento della ferrovia del Ḥigiāz, che il governo turco avrebbe voluto da Medina proseguire sino alla Mecca. Scoppiata la guerra mondiale, le aspirazioni panarabiche di Ḥusain furono dapprima favorite dall'Inghilterra, che ne sostenne la rivolta contro i Turchi (giugno 1916) e favorì la proclamazione d'un regno indipendente arabo, per quanto ridotto al solo Ḥigiāz, e non, come Ḥ. avrebbe desiderato, su più larga base panarabica (al che Ḥ. aveva appunto mirato prendendo il titolo di re degli Arabi).
Ma, per quanto riconosciuto dalla Conferenza della pace e dalla Società delle Nazioni, il regno di H. non fu duraturo: di carattere dispotico e violento, accusato da un lato dai fanatici nazionalisti di essere venduto all'Inghilterra, di cui d'altra parte destava i sospetti con la sua imprudente politica panislamica, culminata nell'assunzione del titolo di califfo (5 marzo 1924), venuto anche in lungo attrito con l'Egitto, Ḥ. fu lasciato solo e senza alcun aiuto contro la guerra mossagli nel 1924 dal sultano wahhābita del Neǵd Ibn Sa‛ūd (v. ḥigiāz: Storia). Il 5 ottobre 1924, investita la Mecca dai Wahhābiti, abdicò in favore del primogenito ‛Alī, e si ritirò ad al-‛Aqabah, e di lì a Cipro, dove stabilì la sua residenza. Morì ad ‛Ammān in Transgiordania il 4 giugno 1931.
Dei suoi figli, ‛Alī, dové anch'egli abdicare poco dopo (10 dicembre 1924) dal regno del Ḥigiāz, sotto la pressione delle armi wahhābite; ‛Abd Allāh (v.) è dal 1921 emiro di Transgiordania; Faiṣal (v.) è dallo stesso anno re dell'‛Irāq.