‛AKKA (egiz. ‛Aka, lettere di el-‛Amārnah Akka, assiro Akkū, ebr. ‛Akkō)
Città sulla costa della Fenicia meridionale (divenuta più tardi S. Giovanni d'Acri); fu un importante centro di commercio marittimo e terrestre.
Nel periodo di el-‛Amārnah subì, come le altre città fenicie, il dominio dell'Egitto; più tardi passò sotto quello degli Assiri (Assurbanipal punì duramente una sua ribellione) e quindi degli Achemènidi. Nel periodo persiano, e poi sotto Alessandro, ‛A. ebbe una certa importanza, come dimostrano le sue numerose monete. Nel III sec. a. C. ricevette il nome di Πτολεμαίς che conservò per tutto il periodo ellenistico-romano, tranne una breve parentesi al tempo di Augusto, quando riprese temporaneamente il nome antico. Claudio vi condusse una colonia di veterani, onde il nuovo nome di Colonia Ptolemais e l'appellativo di Germanica.
Fino al 1954, la sola testimonianza archeologica data da ‛A. consisteva nelle monete (studiate particolarmente dal Rouvier), in cui si possono distinguere tre periodi: uno pre-ellenistico, nel quale predomina la rappresentazione di motivi locali (una galera, immagini di divinità, ritratti di sovrani); uno ellenistico, in cui la Tyche di ‛A. è largamente rappresentata, accanto a raffigurazioni ellenistiche della città; nel periodo romano, infine, compaiono i ritratti degli imperatori e la riproduzione dei templi. Nel 1954 la località di ‛A. fu scavata da M. Dothan, che rinvenne, poco a N della città, i resti di un santuario risalente al XVIII-XVII sec. a. C.; in esso furono trovati numerosi oggetti votivi in oro, argento e pietre preziose, fra i quali appare notevole un vaso con la rappresentazione di una scimmia in atto di coprirsi gli occhi: figure analoghe sono state trovate anche a Biblo.
Bibl: J. Rouvier, Ptolemaïs-Acé, in Revue Biblique, VIII, 1899, pp. 393-408; A. Legendre, in Diction. de la Bible. Suppl., I, 1928, cc. 38-42, s. v. Accho; E. Weidner, Akko, in Archiv für Orientforschung, XVII, 1954-56, p. 219.