Suzuki, Akira
Suzuki, Akira. – Chimico giapponese (n. Mukawa 1930). Ha ottenuto il PhD presso la Hokkaido University nel 1959 e presso la stessa università ha svolto tutta la sua attività fino al 1994, fatta eccezione per un periodo (1963-65) trascorso alla Purdue University, negli Stati Uniti, presso il laboratorio di H.C. Brown, premio Nobel per la chimica nel 1979. Dal 1994 al 2002 ha collaborato con la Okayama University of science e la Kurashiki University of science and the arts. S. ha compiuto importanti studi nel settore della sintesi organica. In particolare, a lui si deve l'innovazione dell'uso dei composti organici del boro nella reazione di cross coupling catalizzata da composti del palladio. Alla fine degli anni Settanta, poco dopo la scoperta da parte di Ei-ichi Negishi della efficacia dei composti organometallici dello zinco in questa reazione, S. trovò che anche i composti del boro (boronati, acidi aril- e vinilboronici) erano in grado di realizzare efficienti reazioni di cross coupling in presenza di e di una base, secondo lo schema
catal. al Pd R'BY2 + R''X → R'-R'' base
dove Y = OH, OR e X = Cl, Br, I o altro buon gruppo uscente, e R, R' e R'' sono radicali organici. Il risultato della reazione è la creazione di un nuovo legame carbonio-carbonio e, quindi, la formazione di una molecola contenente uno scheletro carbonioso più esteso. Questa reazione (reazione di S.), soprattutto nella variante che impiega acidi arilboronici, ha assunto notevole importanza in sintesi organica e rappresenta uno stadio importante di molte sintesi complesse di sostanze naturali e di farmaci. Per i suoi contributi alla chimica organica sintetica, S. è stato insignito del premio Nobel per la chimica nel 2010 insieme a R.F. Heck e E.-i. Negishi.