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AIN

di Emmanuel de Martonne - Enciclopedia Italiana (1929)
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AIN (A. T., 35-36)

Emmanuel de Martonne

Affluente del Rodano (v.). Da esso prende nome un dipartimento della Francia orientale, che ha per capoluogo Bourg-en-Bresse (20.191 ab.) e comprende le sottoprefetture di Belley (6536 ab.), Nantua (2835 ab.), Gex (2030 ab.), Trévoux (2941 ab.). Dipende dall'Accademia di Lione, dalla 14a regione militare (Lione), dall'arcivescovado e dalla Corte d'appello di Lione

Questo dipartimento di frontiera, sebbene non sia molto esteso (5799 kmq.) e abbia una popolazione poco numerosa (315.757 abitanti, ossia 54 abitanti per kmq.), presenta alcuni contrasti interessanti. Vi si distinguono due regioni assai diverse tra loro, di grandezza quasi uguale. Ad est dell'Ain, il dipartimento comprende quasi tutta la parte meridionale del Giura, accidentato e dagli aspetti varî, il Basso Bugey, paese fertile dalle colline ricoperte di boschi o di vigne, l'Alto Bugey (Cluse des Hôpitaux, Lago di Nantua), il Valromey, regione d'allevamento e di colture, dominata dal Grand Colombier, e il paese di Gex (Crêt de la Neige 1723 m., Reculet 1720 m., Col de la Faucille, per il quale passa la strada Parigi-Ginevra). Quest'ultimo si apre verso il cantone di Ginevra, col quale era economicamente collegato dalle zone franche (trattati del 1814). In assoluto contrasto con questa regione accidentata e dominata dal Revermont, s'estendono ad ovest dell'Ain le pianure di Bresse e di Dombes. La Bresse, pianura ondulata (altezza media tra i 200 e i 250 m.), si estende fino alla Saône; paese essenzialmente agricolo, per la sua fertilità si differenzia dalle Dombes, regione che si distingue dalla Bresse a motivo dei fanghi glaciali ond'è ricoperta. Il terreno è cosparso di stagni, che in principio del sec. XIX avevano fatto di questa provincia una delle zone più povere e più insalubri della Francia. Ora, con lavori di prosciugamento, agli stagni si sono sostituite le colture, diminuendo così il contrasto esistente tra le Dombes e la Bresse.

L'Ain è un dipartimento soprattutto agricolo. Nella Bresse, famosa per il suo pollame, di cui fa esportazione, si coltivano il frumento e il granturco; nelle Dombes le colture sono costituite dal frumento, dai prati artificiali e dalle piante sarchiate. L'allevamento dei cavalli bradi, ormai in decadenza, è stato sostituito con quello dei bovini e dei suini, che vengono spediti a Lione; mentre una notevole fonte di guadagno è rappresentata dalla pesca negli stagni. Nel Giura predomina l'allevamento delle vacche lattifere, il cui prodotto è concentrato nelle latterie cooperative chiamate fruitières (p. es., quella di Lompnes). Sui pendii del Revermont e nel Basso Bugey allignano i vigneti e i verzieri; e il territorio di Gex fornisce a Ginevra i prodotti dei suoi campi e dei suoi orti. L'industria degli orologi, che Voltaire tentò di creare a Ferney non ha avuto alcuno sviluppo.

A cagione della considerevole forza motrice proveniente dai corsi d'acqua (21.000 HP.) l'industria s'è localizzata nelle valli. Lo sfruttamento dell'energia idro-elettrica fa decrescere l'emigrazione, destando a nuova vita la lavorazione del bosso al tornio, le segherie e le fabbriche d'orologi, senza spostare i centri d'attività. I corsi d'acqua forniscono l'energia alle officine e ai telai delle fabbriche di seterie del centro di Juiurieux, che si riallaccia al gruppo lionese. Sono pure da ricordare alcune industrie estrattive, quali i calcari da asfalto di Seyssel (produzione annua 8000 tonnellate circa), le oreficerie specializzate nella lavorazione del diamante, le fabbriche di celluloide di Oyonnax. I centri urbani sono poco numerosi: Bourg-en-Bresse resta il grande mercato agricolo del dipartimento e si anima nei giorni di fiera; Belley, luogo di nascita del celebre gastronomo Brillat-Savarin è stimata per la sua cucina succulenta; Nantua conserva le sue industrie locali di lavorazione del legno e del corno; Bellegarde, arricchita dalle forze idrauliche del Rodano e della Valserine (11.000 HP.), è mèta d'immigrazioni interne in determinate stagioni, sfruttando nelle sue fabbriche d'industrie chimiche (alluminio, carburo di calcio) e nei suoi numerosi mulini la mano d'opera di altre regioni.

Benché nell'Ain si elevino le cime più alte del Giura, le comunicazioni sono facilitate dai passaggi e dalle chiuse (cluse). Nantua e Amberieu sono situate all'imbocco di una linea trasversale in direzione di Ginevra. La Cluse des Hôpitaux serve alla strada ferrata internazionale, che si biforca a Culoz verso la via delle Alpi e la galleria del Moncenisio.

Bibl.: J. Corcelle, Les pays de l'Ain, Bourg 1904; J. B. Martin, Le Jura méridional, Parigi 1911; L. Gallois, Les Dombes, in Annales de Géographie, I, pp. 121-131.

Vedi anche
allevaménto degli animali Attività (e relative strutture) per la gestione, il mantenimento e la riproduzione di animali domestici (mammiferi, uccelli e pesci) al fine di sfruttamento economico (produzione di carne e grasso, di latte, di pelli, di pellicce, di uova ecc.). Il bestiame allevato appartiene per lo più ai Mammiferi ... seta Sostanza elaborata da alcune specie di Insetti (particolarmente dal baco da s., la larva del Lepidottero Bombyx mori) come secrezione di particolari ghiandole dette seritteri, dalle quali esce per due orifizi detti filiere, in forma di due bavelle, che, a contatto con l’aria, si rapprendono e si saldano ...
Tag
  • ENERGIA IDRO-ELETTRICA
  • BOURG-EN-BRESSE
  • ALLEVAMENTO
  • EMIGRAZIONE
  • GRANTURCO
Vocabolario
àin
ain àin s. m. o f. [voce araba, propr. ῾ain, femm.]. – Nome dato dagli Arabi a una consonante caratteristica della loro lingua, la spirante faringale sonora, profondamente gutturale, che nella comune traslitterazione degli orientalisti...
industrial design
industrial design ‹indḁ′striël di∫àin› locuz. ingl., usata in ital. come s. m. – Disegno, o più propriam. progettazione, industriale (v. design e disegno).
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