AIMOINO
. Cronista e monaco di Fleury-sur-Loire (da non confondere con Aimoino m0naco di St.-Germain-des-Prés, (v. sotto). Nato a Villefranche-de-Longchapt, nel Périgord, circa il 970, da famiglia nobile, entrò tra il 979 e il 985 nel monastero di Fleury, dove pure terminò, probabilmente, la sua vita. La sua famigliarità con l'abate Abbone, che gli fu anche maestro, gli giovò assai per la sua preparazione culturale; allo stesso Abbone dovette A. l'incitamento a scrivere la sua Historia Francorum, cioè l'opera sua più importante. Nella Historia, in quattro libri, che giunge solo fino alla metà del sec. VII, A. si è servito largamente di autori classici (Cesare, Plinio, Orosio, anche Sallustio) e di cronisti anteriori (Gregorio di Tours specialmente); ma sebbene l'opera volesse avere soprattutto valore stilistico (narrare in buon latino ciò che prima era stato detto in latino barbaro), tuttavia godette di larga fama come lavoro storico sì da essere continuata a tre riprese, da altri monaci, e da giungere così fino al 1165.
Nel sec. XII l'Historia divenne, per così dire, la storia ufficiale della monarchia francese, fornendo a Primat, monaco di Saint-Denis, la materia dei suoi racconti sulla prima razza.
A. è pure l'autore della Vita Abbonis Floriacensis; di una storia, perduta, della vita e delle gesta degli abati di Fleury; e dei libri II e III dei Miracula Sancti Benedicti.
Bibl.: W. Wattenbach, Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter, 5ª ed., I, Berlino 1877; M. Prou e A. Vidier, Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire (Société d'histoire du Gâtinais), I. Orléans-Prigi 1900-1907, J. Viard, Les Grandes Chroniques de France (Société d'histoire de France), II, Parigi 1922, e l'introduzione; A. Molinier, Les Sources de l'histoire de France dés les origines aux guerres d'Italie (1494), I, Parigi 1902, pp. 267; M. Manitius, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, II, Monaco 1923, pp. 239-246.