CÉSAIRE, Aimé
Poeta in lingua francese, negro, nato a Basse-Pointe (Martinìca) il 25 giugno 1913. Ha studiato all'École normale supérieure di Parigi dove ha ottenuto la licenza e l'aggregazione in lettere. È stato membro delle due assemblee costituenti dell'immediato dopoguerra e deputato comunista; sindaco di Fort de-France, ove diresse la rivista Tropiques (dal 1941) e consigliere generale della Martinica.
Le sue poesie, ove domina la protesta contro la situazione sociale dei negri, sono raccolte in Cahier d'un retour au pays natal (1943); Les armes miraculeuses (1946); Soleil cou coupé (1948); Corps perdu (1950): composizioni liberissime, che violenza di linguaggio, esuberanza di immagini, rapidità alogica, comparazioni avvicinano alla poetica surrealista. Ha scritto anche: Discours sur le colonialisme (1951).
Bibl.: A. Breton, Un grand poète noir, in Hémisphères, II-III (1943-44); L. G. Damas, in Poètes d'expression française, Parigi 1948.