AIGLERIO (d'Ayglier, d'Aygler)
Di nobile famiglia francese, monaco benedettino del monastero d'Ainay presso Lione, fu nominato arcivescovo di Napoli da papa Clemente IV il 29 ott. 1266. Sotto il suo episcopato con decisione di Clemente IV (5 genn. 1268) la festività di s. Gennaro, che si celebrava il 19 settembre, fu spostata all'8 maggio per dar modo alla gente del contado, occupata in autunno nei campi, di parteciparvi. Il 15 febbr. 1268 ricevette da Clemente IV l'ordine di recarsi presso Rodolfo, cardinale vescovo d'Albano, mentre il fratello dell'A., Bernardo, doveva muovere con duecento soldati contro i Saraceni di Lucera. Il 24 apr. 1270 con propria bolla concedeva ai frati eremitani di S. Agostino di usare del cimitero esistente nei pressi della chiesa di S. Vincenzo de Crescentiis, che già avevano ottenuta dal suo predecessore. Nello stesso tempo, A. permetteva che tre gentiluomini francesi, familiari di Carlo I, edificassero un ospedale per gl'infermi e i soldati francesi, presso la chiesa di S. Giovanni a Mare: pur ribadendo la dipendenza della giurisdizione vescovile, grandi privilegi venivano elargiti alla chiesa e all'ospedale. Durante l'assenza di suo fratello Bernardo, inviato prima ambasciatore di Carlo in Ungheria e poi nunzio pontificio a Costantinopoli, A. resse come vicario l'abbazia cassinese: in questa carica provvide, nel marzo 1270, a confinare in Sardegna l'abate ribelle Teodino de Capestrello.
Nel 1274 partecipò al concilio generale convocato a Lione da Gregorio X. Di ritorno a Napoli, ottenne dal re che la sua chiesa venisse reintegrata nei diritti di esazione delle decime sui beni posseduti dalla corona, a Napoli, e di cui gli arcivescovi della città avevano goduto al tempo dei Normanni. Il 30 apr. 1277 il re l'incaricò della traslazione delle ossa della defunta regina Beatrice, da Napoli ad Aix (in Provenza), perché fosse seppellita accanto al padre. Intorno al 1278 A. fu eletto patriarca di Gerusalemme e amministratore della chiesa di S. Giovanni d'Acri, ma la nomina fu annullata. Mori il 6 nov. 1281. Nel 1315 gli fu eretto un monumento funebre, da Uberto arcivescovo di Napoli.
Fonti e Bibl.: Les Registres de Clément IV (1265-1268), a cura di E. Jordan, Paris 1893-1945, nn. 380 a p. 103, 439 a pp.133 s., 552 a p. 185, 1181 a p. 401; Les Registres de Nicolas III (1277-1280), a cura di I. Gay-S. Vitte, Paris 1898-1938, nn. 53 a pp. 13 s., 567 a p. 242 s.; R. Filangieri, Gli atti perduti della cancelleria angioina, I, Roma 1930, nn. 266 a p. 164, 859 a p. 238, 570 a p. 442; II, Roma 1943, n. 834 a p. 109 (per la morte di Beatrice d'Angiò); M. Inguanez, I necrologi cassinesi, I, Il necrologio del cod. cassinese 47, Roma 1941, p. 24; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, VI, Venetiis 1720, coll. 113-118; L. Parascandalo, Memorie storiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, III, Napoli 1849, pp. 82-89 e 191-195; per i rapporti tra A. e Montecassino si veda specialmente: A. Saba, Bernardo I Ayglerio, abate di Montecassino, Montecassino 1931, pp. 5, 11 s., 39, 83, 87, 131, 134, 139; Dict. de biographie franç., IV, sub voce Ayglierou Ayler (d').