AHMED VEFĪQ PASCIÀ
. Uomo di stato e celebre letterato turco, nato a Costantinopoli nel 1819-20 (1235 èg.), morto sul Bosforo nel 1890. Dopo aver completato i suoi studî a Parigi, attese, ancora giovanissimo, a traduzioni dal francese e alla compilazione di libri educativi e scolastici; nel 1847 curò la prima edizione del Sālnāmeh, annuario dell'impero turco; fu per 4 anni (1851-55) plenipotenziario in Persia e, dal 1860, ambasciatore a Parigi, presidente del Parlamento turco del 1877 di brevissima durata, e, dal 1879, vālī (governatore) di Brussa (Brūsah), ove rimase circa 4 anni, rendendo segnalati servigi a quella provincia. Spese il resto della sua vita in lavori scientifici, dei quali il più notevole è il Lehǵeh-i ‛othmānī (Dizionario turco), comprendente gli elementi turchi e (nella 2a edizione) anche quelli arabi e persiani usati nel turco; esso è importante, nonostante difetti e stravaganze, per essere il primo saggio di un lessico ragionato del turco. Tradusse pure, adattandole all'ambiente turco, molte commedie di Molière e, dicesi, anche le principali opere di Schiller e di Shakespeare, dei quali ultimi lavori, però, nulla è stato pubblicato.