NEDĪM, Aḥmed
Poeta turco ottomano. Nacque a Costantinopoli alla fine del sec. XVII; l'anno preciso non è noto; studiò nelle medrese le materie letterarie e religiose su cui si fondava l'educazione culturale del tempo. Si fece presto notare per il talento poetico e fu preso a benvolere da Ibrāhīm Pascià, genero e Gran Vizir del sultano Aḥmed III. Nominato custode della biblioteca del Gran Vizir, ammesso alle cerimonie e ai divertimenti della corte, N. fu il più fine cantore di quel periodo di svaghi in palazzi e giardini, che è noto con il nome di lāle devri "l'epoca del tulipano" e che terminò tragicamente nel settembre del 1730 con una rivolta militare in cui il suo protettore perdette la vita e il sultano il trono. Lo stesso N. morì alla fine di quell'anno.
Il suo divano (Costantinopoli 1291 e 1340 eg.) contiene odi, ghazel, canzoni (sharqī), cronogrammi. Per ordine di Ibrāhīm Pascià tradusse dall'arabo un libro di storia di Müneggim Bāshī; la traduzione fu pubblicata a Costantinopoli nel 1285 eg. con il titolo Şaḥā'if ul-Akhbār.
Bibl.: E. I. W. Gibb, History of Ottoman oetry, IV, pp. 29-57; Alī Gānib, Nedīmiñ ḥayāti, nella Türkiyāt meǵmū ‛asï, di Costantinopoli, I (1925), pagine 173-184.