AGRIPPINA Maggiore (Vipsania Agrippina)
Figlia di Agrippa e di Giulia, nata tra il 17 e il 12 a. C., morta nel 33 d. C.
Base per l'identificazione dei ritratti di A. Maggiore sono le monete, tutte postume, che recano una effigie ben caratterizzata. Da esse si è potuto giungere alla identificazione di un ritratto contemporaneo di A. nella testa del museo di Cirene, anteriore al 20 d. C., che ha un'acconciatura di tipo augusteo. Ne esiste una replica a Monaco, n. 316. Rappresenta una donna ancora giovane (intorno ai 35 anni) dall'espressione dignitosa e dai tratti leggermente malinconici; i capelli si dividono a metà della testa in due bande ondulate, terminanti sulla fronte con ricciolini, scendono a coprire metà delle orecchie e si riuniscono in un nodo sulla nuca, mentre due riccioli per parte scendono dietro le orecchie.
La stessa persona è rappresentata nella statua del gruppo di Cerveteri (Roma, Museo del Laterano), trovata insieme con le statue di Tiberio, Claudio e Druso Maggiore.
Altri ritratti, che si riuniscono intorno ad una testa del Museo Capitolino, sono probabilmente postumi e fatti eseguire da Caligola in onore della madre dopo il 37 d. C. A. vi è rappresentata idealizzata con un'acconciatura tipicamente claudia (capelli divisi in due bande coperte da una fitta serie di riccioli; ai lati del nodo occipitale scendono sulle spalle due ciocche ondulate). Repliche o derivazioni di questo tipo sono nel Museo del Louvre (Sala Augusto, n. 1271) e nel Museo Arch. di Venezia, nel Museo Arch. di Parma, nel Museo Arch. di Barcellona, nel Museo Torlonia a Roma (523) e a Leptis Magna. Altro ritratto sicuro di A. Maggiore è nel museo di Dresda (n. 351). A. è rappresentata anche nella Gemma Claudia di Vienna. Le varie repliche di dama romana seduta, dai vecchi antiquari denominate A., non hanno niente a che fare con nessuna delle due Agrippine (v. Elena).
Bibl: J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, II, i, pp. 242-251; C. Anti, in Africa Italiana, II, 1928-1929, pp. 3-16; R. West, Röm. Porträt-Plastik, Monaco 1933, p. 178 ss.; S. Fuchs, in Röm. Mitt., LI, 1936, pp. 228-30. Monete: H. Mattingly, Coins of the Roman Empire in the British Museum, Londra 1923, I, CXLIV ss.; 147 ss.