AGRINION (A. T., 82-83)
Città della Grecia, chiamata prima Vrachori (abbreviazione per Evreochori "borgo degli Ebrei"), e ribattezzata ufficialmente col nome dell'antica città etolica situata nelle sue vicinanze. È il capoluogo dell'Etolia centrale. Collegata con un tronco ferroviario (attraverso Missolungi e Crioneri) al golfo di Corinto, la cittadina, situata ai piedi delle colline etoliche sul margine d'una fertile e ridente pianura, s'è rimessa completamente dai disastri delle guerre dell'indipendenza e da un terremoto che la distrusse quasi completamente nel 1887, e aumenta assai rapidamente di popolazione: da circa 8000 abitanti che contava nel 1910, è oramai salita a 14.500, secondo il censimento del 1926.
La sua risorsa principale è quella del tabacco, che produce in quantità notevole.
Col nome di Agrinion è stato ribattezzato anche il lago di Vrachori o di Apacuro, l'antico lago di Hydra o Trichonis; nella pianura dominata dalla città c'è un secondo piccolo laghetto, chiamato di Angelocastro, mentre un terzo, quello di Ozeros, è di là dall'Acheloo.
La città antica ('Αγρίνιον, Agrinium) sorgeva sulla riva orientale dell'Acheloo; le sue rovine sono state finora identificate nella cinta pentagonale di mura che occupa la sommità del colle di Spolaïta, di cui si conservano alcuni tratti, in blocchi regolari e isodomici di arenaria locale, fino a un'altezza di quasi cinque metri, nonché due porte, di cui una fiancheggiata da due torri; ultimamente però è stata proposta l'ubicazione del nucleo principale della città - di cui le fortificazioni di Spolaïta sarebbero state soltanto una difesa avanzata - presso una località a tre km. a nord dell'odierna Agrinion.
Nel 314 a. C. Agrinion era ancora in mano degli Acarnani, e la sua importanza strategica appare dal fatto che in tale anno Cassandro di Macedonia, per riorganizzare la difesa degli Acarnani contro la crescente potenza etolica, ordinò ad essi di abbandonare le loro posizioni minori e di raccogliersi nelle fortezze più difese del territorio di confine, e precisamente ad Agrinion e a Itoria di là dall'Acheloo, e a Strato a occidente del fiume; se non che subito dopo Agrinion fu investita e ripresa dagli Etoli.
Bibl.: Salvetti, Ric. stor. intorno alla lega etolica, in G. Beloch, Studi di storia antica, II, Roma 1893, p. 58; W. J. Woodhouse, Aetolia, Oxford 1897, p. 169 segg.; Journ. of Hell. St., XLVI (1926); p. 245.