AGOSTINO Veneziano (A. Di Musi, detto A. V.)
Incisore a bulino, scolaro di Marcantonio Raimondi. Di lui sappiamo solo che operò dal 1515 al 1533. Fu un abile e fine incisore, e imitò la maniera del maestro, senza mai superarla. Contrassegnò le più delle sue stampe con le lettere A. V. e tre volte soltanto col nome e cognome: "Agustino di Musi". Ricorse sempre a invenzioni di altri artisti e in particolare di Raffaello, Giulio Romano e Baccio Bandinelli. Tra le numerose sue incisioni ricorderemo le più pregevoli I bagnanti, da Michelangiolo, del 1523; l'Amore della gloria, del 1528; Venere e Vulcano circondati da Amorini, del 1530; La marcia di Sileno con satiri, fauni, baccanti e Amorini; la Natività, del 1531; Ercole fanciullo che strozza i serpenti, del 1532; Ercole che soffoca Anteo in presenza della Terra, del 1533.
Bibl.: A. Bartsch, Le peintre graveur, XIV, Vienna 1813, p. 7 seguenti; G. K. Nagler, Neues allgemeines Künstler-Lexikon, X, Monaco 1841; id., Die Monogrammisten, V, Monaco 1879, nn. 1001 e 1034, pp. 58-78; Ch. Le Blanc, Man. de l'amateur d'estampes, Parigi 1854-1888, III, pp. 73-79.