RAMELLI, Agostino
Ingegnere, nato a Ponte Tresa presso Masanzana (Como) nel 1531, morto verso il 1600. Militò sotto Gian Giacomo de' Medici e combatté con lui nella guerra di Siena, attendendo nel tempo stesso allo studio delle matematiche. Chiamato dal re di Francia, e dal fratello di questi Enrico d'Angiò, fu ingegnere delle milizie italiane comandate da Pier Paolo Tornaghi, Paolo Emilio Fieschi e Greghetto Giustiniani, all'assedio della Rochelle, dove, sotto specie di comunicare lettere del re, doveva, con gli altri, scandagliare il porto. Gli Ugonotti sospettarono il fatto, uccisero il Giustiniani e imprigionarono il Fieschi e il R. gravemente ferito. Questi, rilasciato più tardi, seguì Enrico nominato re di Polonia. Nel 1588 pubblicò un grosso volume, assai apprezzato per molti anni, col titolo Le diverse et artificiose macchine del capitano Agostino Ramelli: vi sono descritti, fra l'altro, una ruota idraulica ad asse verticale, analoga a quella di Leonardo da Vinci, una ruota per mulini a vento essa pure con asse verticale, un carro da guerra, capace di galleggiare e di muoversi in acqua per mezzo di opportune ruote, una teleferica per trasporti di terra, con carrelli mobili su rotaie di legno, uno speciale tipo di pompa a moto rotatorio e alternato. Nel 1590 era nuovamente in Francia, partigiano della Lega (almeno secondo il Promis che lo identifica col vecchio ingegnere Agostino da Lugano) e prendeva parte alla difesa di Torino. Rimane di lui qualche manoscritto d'ingegneria.