Paradisi, Agostino
Poeta ed economista (Vignola 1736 - Reggio Emilia 1783); partecipò marginalmente alle polemiche sorte attorno alle Lettere virgiliane del Bettinelli. Pubblicate queste come prefazione anonima ai Versi sciolti di tre eccellenti moderni autori (1759), il P., forse per invito dell'Algarotti, indirizzò al canonico Ritorni un'epistola " Sul poema dantesco ", apparsa nei Versi sciolti del signor A.P. (Bologna 1762), epistola ridondante di enfatico sdegno contro il critico temerario che " de' toschi cigni / velar tentò di cupe macchie il terso non mai conteso onor ", e di generiche lodi a D., vincitore del " gotico squallore ".
Qualche rapida osservazione sulla novità della Commedia rispetto ai poemi epici antichi o sulla contemperanza degli stili in essa attuata o sulla poesia della scienza non valgono a sollevare l'epistola dalla mediocrità, cui contribuisce la forma stancamente classicheggiante.
Non appena divenne noto l'autore delle Lettere il P. si affrettò a togliere dall'epistola i versi giudicati polemicamente più crudi, in effetti mancanti nelle edizioni degli sciolti fatte in Bologna e in Genova (1795), attribuendo il giudizio ‛ obliquo ' di un " così valente artefice di poesia " a una certa " vaghezza di bizzarria e di novità ".
Bibl.-Oltre le edizioni citate, si vedano: A.P., Poesie e Prose scelte, Reggio Emilia 1827; ID., Poesie scelte, Milano 1830; Poeti minori del Settecento, a c. di A. Donati, Bari 1912, 143-147; M. Barbi, La fama di D. nel Settecento, in Problemi I 465 n. 3.