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NIFO, Agostino

di Guido Calogero - Enciclopedia Italiana (1934)
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NIFO, Agostino (Augustinus Niphus)

Guido Calogero

Filosofo, nato nel 1473, morto nel 1538 o 1545. Controverso è il luogo della sua nascita, non essendo certissimo che egli sia nato a Sessa, nonostante che nelle sue opere egli si chiami Suessanus. Fu insegnante nelle università di Padova, Napoli, Pisa, Salerno, ed era stato chiamato anche a quella di Bologna. A Padova subì l'influsso di Nicoletto Vernia, uno dei maestri dell'averroismo padovano: e aderì inizialmente alla dottrina averroistica dell'unità dell'intelletto, come risulta dall'opera De intellectu et daemonibus (Padova 1492), in cui considerava come immortali solo le intelligenze motrici degli astri e l'unico ed universale intelletto umano. A tale interesse del N. per Averroè si riconnette anche l'edizione delle sue opere, da lui curata tra il 1495 e il 1497, peraltro con annotazioni critiche che tradiscono la sua preoccupazione di tornare in seno all'ortodossia cattolica. Per il suo averroismo il N. era infatti venuto in contrasto con la Chiesa; ma, adoperatosi così per attenuarlo, fu incaricato dal papa Leone X (che poi lo creò conte palatino) di confutare il De immortalitate animae del Pomponazzi.

Tale compito fu dal N. assolto col Tractatus de immortalitate animae contra Pomponatium (Venezia 1518). In esso egli confutava l'aristotelismo e l'alessandrismo dell'avversario, assai pericoloso per la tesi dell'immortalità, opponendogli l'interpretazione che di tale concetto, nella sua immediata formulazione aristotelica antitetico senz'altro a quello cristiano, aveva data Tommaso d'Aquino, e insieme riavvicinando le concezioni aristoteliche a quelle platoniche. A questa confutazione del N. il Pomponazzi rispose col Defensorium contra Nyphum. Tra gli altri scritti del N. sono da ricordare in primo luogo i molti commenti a opere aristoteliche (raccolti poi in 14 voll., Parigi 1654), il De infinitate primi motoris (Venezia 1504), il De pulchro et amore (Roma 1531), gli Opuscula moralia et politica (voll. 2, Parigi 1645, con bibliografia degli scritti del N.). Caratteristico, infine, il De regnandi peritia (Napoli 1523), che è nella sostanza una traduzione latina, dissimulata, del Principe del Machiavelli.

Bibl.: G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, III, Milano 1833, pp. 470-72; F. Fiorentino, Pietro Pomponazzi, Firenze 1868; id., Del Principe del Machiavelli e di un libro di A. N., in Giorn. napol. di filos. e lett., 1879, pp. 94-114; K. Werner, Der Averroismus in der christlich-peripatetischen Psychologie des späteren Mittelalters, Vienna 1881, pp. 117-47.

Vedi anche
Pietro Pomponazzi Pomponazzi ‹-zzi›, Pietro (latinizz. Petrus Pomponatius). - Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di Pomponazzi, Pietro emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi posti dall'aristotelismo ... Simone Pòrta Pòrta (latinizz. Portius o Porcius, onde l'altro cognome con cui è noto, Pòrzio), Simone. - Filosofo e medico (Napoli 1496 - ivi 1554); studiò all'univ. di Pisa, dove poi insegnò (1520-25). Fu probabilmente scolaro di Agostino Nifo (1519-21) e si manifesta seguace di Pomponazzi nella maggiore delle sue ... Averroè Averroè (adattamento occidentale dell'arabo Ibn Rushd). - Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri in particolare i Commentari ad Aristotele ... Pico della Mirandola, Giovanni, conte di Concordia Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale: egli scrisse a tal fine un documento articolato ...
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  • STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
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Vocabolario
agostino²
agostino2 agostino2 agg. [dal nome di sant’Agostino]. – In tipografia, carattere a. (o semplicem. agostino s. m.), altro nome del carattere comunem. detto silvio, simile a quello usato a Subiaco nel 1467 nella stampa del De civitate Dei...
agostino¹
agostino1 agostino1 agg. [der. di agosto 2], non com. – Di agosto, che è nato in agosto; anche di frutti che si raccolgono o maturano in agosto (cfr. agostano): uva, fichi agostini.
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