AGOSTINO da Scarperia
Nato da Naddo Lotini intorno al 1320, fu agostiniano, avendo, sembra, la sua formazione religiosa a S. Spirito di Firenze. Nel 1384 fu priore a Lucca, ma nel settembre dell'anno seguente il generale Bartolomeo da Venezia lo destinò come conventuale a Scarperia, concedendogli diversi privilegi. Eletto al priorato di Pietrasanta nel 1387, il generale l'appoggiò nella rinunzia fatta l'anno stesso.
Apprezzato oratore, curò un volgarizzamento dei Sermones ad fratres in eremo - falsamente attribuiti a s. Agostino - conservato nel ms. 25, plut. XXVII, della Laurenziana di Firenze con il titolo: Gli ammaestrevoli sermoni di messere S. Augustino, recati di latino in volgare dal rev.mo et divoto religioso fr. Agostino della Scarperia dell'Ord. dei Frati Romitani, a divotione et chonsolatione d'alquanti divoti giovani, che servì per l'edizione bolognese del 1818; altra edizione era stata curata da D. M. Manni, a Firenze, nel 1731. Sempre a Firenze, nel 1493, si erano avute due edizioni, una a cura di A. Miscomini e l'altra a cura di Francesco del Dino (Indice generale degli incunaboli delle Bibl. d'Italia, I, Roma 1943, nn. 1040 e 1041). Di questi Sermoni, quello sulla morte fu anche stampato a parte, senza indicazione di data e di luogo, ma pare a Firenze, 1495 ca., a cura di Bartolomeo de Libri (Indice generale cit., I, n. 1029). Dei Sermoni esistono in diverse biblioteche altri manoscritti, contenenti non sempre lo stesso numero di discorsi, e con differente intitolazione. Vengono anche attribuiti ad A.: Il libro del soliloquio di S. Agostino in volgare, edito per la prima volta a Venezia nel 1480, e La scala dei claustrali, di cui curò un'edizione Francesco Tassi nel 1836.A. mori, con tutta probabilità, verso la fine del sec. XIV.
Non bisogna perciò confonderlo, come alcuni fanno, con Agostino da Firenze, del medesimo Ordine, morto nel 1340.
Fonti e Bibl.: Arch. gen. agostiniano, Roma, Dd. 2, ff.15v, 19, 19v, 21v, 29, 57v;Dd. 3, f. 39; Iordani de Saxonia, Liber qui dicitur Vitasfratrum, a cura di R. Arbesmann e W. Humpfer, New York 1943, pp. XXVII s.; T. de Herrera, Alphabetum Augustinianum, Matriti 1646, p. 52; G. Poggiali, Serie dei testi di lingua che si citano nel Vocabolario della Crusca, Livorno 1813, p. 6; F. Tassi, Sul testo inedito della Scala di S. Agostino o de Paradiso, in Arti dell'Imperiale e Reale Acc. della Crusca, III (1829), pp. 406-433; F. Zambrini, Le opere volgari a stampa, Bologna 1884, col. 7; U. Chevalier, Répert. des Sources hist. du Moyen Age: Bio-Bibliographie, I, Paris 1905, col. 382; D. A. Perini, Fra Agostino dalla Scarperia, in Bollett. stor. agostiniano, I (1925), pp. 168-173; II (1926), pp. 17-19, 41-46; Id., Bibliographia Augustiniana, III, Firenze 1935, pp. 164-170; P. Cherubelli, Le edizioni volgari delle opere di S. Agostino, Firenze 1940, p. 14; N. Sapegno, Il Trecento, Milano 1942, pp. 554s.; Dictionnaire d'Histoire et de Géographie Ecclésiastique, V, coll. 484 s.