CODAZZI, Agostino
Nato a Lugo (Ravenna) l'11 luglio 1793, entrò nell'esercito italiano e combatté nel 1813 in Germania e nel '14 in Italia, raggiungendo il grado di tenente. Sciolte le truppe italiane, dopo molte peregrinazioni per l'Europa - da Livorno a Costantinopoli e di qui in Olanda - salpa con un amico per gli Stati Uniti. In America è accolto nell'esercito del generale Luigi Aury, e combatte per la liberazione del Messico e poi, passato l'Aury alla dipendenza della Repubblica di Buenos Aires, per la Repubblica di Colombia. Fino al 1822 si trattiene nell'America Meridionale e Centrale, e poi torna in Europa, a Lugo, dove si mette a far l'agricoltore. Ma nel 1826 eccolo di nuovo nel Venezuela, che allora faceva parte della Repubblica colombiana. Nominato comandante dell'artiglieria, comincia a rilevare topograficamente alcuni distretti del Venezuela, e quando, scioltasi la Repubblica di Colombia, si forma lo stato di Venezuela, il C. è nominato capo di Stato maggiore con l'incarico di rilevare tutto il paese e di redigere carte e una geografia statistica. In otto anni (1831-9), attraverso fatiche e pericolosi viaggi, compie il suo immane lavoro. Subito dopo, avuto dal governo del Venezuela l'incarico di costituire una colonia con contadini europei, fonda la colonia Tovar (presso la valle di Aragua) e la dirige per qualche anno. Nel 1846 viene eletto governatore della provincia di Barinas. Nel 1849, essendo salito alla presidenza della repubblica il Moriagas, suo nemico acerrimo, il C. accoglie l'invito della Nuova Granata (Colombia), di redigere l'atlante del paese; ma la morte lo colse all'improvviso (il 7 febbraio 1859), mentre si accingeva a rilevare le due ultime provincie presso il Mare delle Antille. Oltre all'Atlas físico y político de la republica de Venezuela (Caracas-Parigi 1841), e al Resúmen de la geografía de Venezuela (Caracas-Parigi 1841), il C. pubblicò numerose opere minori: l'opera sua sulla Nuova Granata fu pubblicata sotto il nome dei suoi collaboratori.
Bibl.: H. A. Schumader, Südamerikanische Studien, Berlino 1884. (Ciò che riguarda il C. fu tradotto in spagnolo da J. Manrique, annotato dalla figlia del Codazzi, Costanza, e pubblicato a S. Fernando di Apure nel 1916); M. Longhena, A. Codazzi ed i suoi viaggi (1815-22), Milano 1930.