Bertani, Agostino
Patriota (Milano 1812 - Roma 1886). Di famiglia liberale, si laureò in medicina e chirurgia a Pavia e, vinta una borsa di perfezionamento all’estero, viaggiò un anno in Germania e in Francia. Ritornato in patria, fondò la «Gazzetta medica» (1842). Amico di Carlo Cattaneo ed Enrico Cernuschi, durante l’insurrezione milanese del marzo 1848 diresse l’ospedale militare di S. Ambrogio e si avvicinò alle posizioni di Mazzini, contrario alla politica delle annessioni al Piemonte. Dopo l’armistizio Salasco e il ritorno degli austriaci a Milano raggiunse Roma nel giugno 1849 dove, nella fase conclusiva dello scontro con i francesi, diede il suo contributo di medico presso l’ospedale di Trinità dei Pellegrini. Caduta Roma, si recò a Genova dove si prodigò durante l’epidemia colerica del 1854, mentre manteneva i contatti con Cattaneo, a Locarno, e con Mazzini, a Londra. Avvicinatosi alle posizioni di Garibaldi, durante la guerra del 1859 fu medico dei Cacciatori delle Alpi. Eletto deputato, fu tra i primi repubblicani a entrare nel Parlamento di Torino. Tra gli organizzatori della spedizione dei Mille, ne amministrò i fondi in autonomia dal governo piemontese. Si oppose all’annessione immediata delle Due Sicilie prima della liberazione di Roma e dell’unificazione di tutta la penisola; raggiunse Garibaldi a Palermo e lo seguì a Napoli dove ricoprì la carica di segretario generale, che lasciò poi a Crispi. Nel 1866 seguì ancora Garibaldi in Trentino, e, dopo la guerra, prese parte alla fondazione del giornale «La Riforma», che si batteva per le riforme sociali. Contrario alla spedizione romana di Garibaldi (1867), prestò comunque assistenza medica tra i combattenti. Capo dell’estrema sinistra fu con Felice Cavallotti tra i leader del gruppo radicale in Parlamento. Quando la Sinistra salì al potere rimase all’opposizione, contrario al trasformismo di Depretis. Partecipò all’elaborazione dell’Inchiesta agraria Jacini.