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ARGENTI, Agostino

di Mario Quattrucci - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 4 (1962)
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ARGENTI (Arienti), Agostino

Mario Quattrucci

Nacque a Ferrara, da Giovanni Battista, nei primi decenni del sec. XVI. Dotato di uno spirito vivo e di un ingegno brillante, l'A., "a guisa d'ariento vivo stava in continuo moto co' Letterati e Dotti" (A. Libanori, Ferrara d'Oro, III, Ferrara 1674, p. 7), distinguendosi assai presto come poeta volgare e acquistando la stima della corte estense. Sebbene il parere dei biografi non sia unanime, si attribuiscono comunemente all'A. (secondo la testimonianza dei Mazzuchelli) Il Monte di Feronia, nel quale si contengono le cose d'arme fatte in Ferrara nel carnevale del MDLXI, Venetia 1561, rappresentazione allegorica recitata in Ferrara in occasione della creazione cardinalizia di Luigi d'Este, e il Tempio d'Amore, fastosa allegoria eseguita da cento gentiluomini nel giardino della corte estense l'11 dic. 1565, in occasione delle nozze di Alfonso II con Barbara d'Austria. Queste opere furono pubblicate nelle Cavalerie della città di Ferrara. Che contengono il Castello di Gorgoferusa, il Monte di Feronia et il Tempio d'Amore, s. l.1566.

Ma l'opera più nota dell'A. rimane Lo Sfortunato, Venezia 1568, commedia pastorale rappresentata a Ferrara nel maggio 1567 e destinata ad apportare un ulteriore contributo a quel programma di conciliazione (inaugurato dal Giraldi e dal Beccari) fra il tema d'argomento bucolico e le esigenze della commedia regolare, tra lo sfarzo delle rappresentazioni di corte e i dettami della precettistica aristotelica.

Nei cinque atti che la compongono si assiste per lo più a un monotono intreccio di vicende amorose mal corrisposte, alla consueta esibizione di nobili e raffinati sentimenti messi in risalto dai non meno tradizionali intermezzi di sapore villereccio. Influssi ariosteschi s'avvertono nelle argomentazioni in materia d'arte amatoria. La psicologia umbratile e sostenuta di qualche personaggio (di Silvio, per esempio) dovette non dispiacere al giovane Torquato Tasso. La commedia, donata al cardinale Luigi d'Este con dedica del 10 ag. 1567, sembra essere stata favorevolmente accolta dal potente mecenate che ricambiò l'offerta in maniera tangibile.

Nominato cavaliere dal duca Alfonso II, l'A. morì a Ferrara il 20 ag. 1576.

Fonti e Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, p. 1040 ; G. Fontanini Biblioteca dell'eloquenza italiana con le annotazioni del Signor Apostolo Zeno, I, Parma 1803, pp. 447 s.; A. Solerti, Il teatro ferrarese nella seconda metà del sec. XVI, in Giorn. stor. d. letter. ital., XVIII(1891), pp. 156 s.;Id., Ferrara e la corte estense nella seconda metà del sec. XVI, Città di Castello 1900, p. 39 nota 1; G. Carducci, Su l'Aminta di Torquato Tasso, in Opere, Ed. Naz., vol. XIV, pp. 227 s.; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano 1902, pp. 488 s., 491; E. Carrara, La Poesia Pastorale, Milano s. d., pp. 330, 436.

Vedi anche
Alfònso della Viola Alfònso della Viola. - Musicista (n. Ferrara 1508 circa - m. 1570). Violista celebre, maestro di cappella alla corte estense. Più che per i madrigali è oggi ricordato per musiche teatrali e specialmente per la pastorale Il sacrificio (1544) ove compaiono saggi di monodia rappresentativa. Torquato Tasso Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della favola pastorale Aminta (1573), in cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione ... Giosue Carducci Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze e a Pisa, dove si laureò nel 1856. Di questo stesso anno è la polemica antiromantica, d'impostazione ... commèdia commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma d’arte drammatica pressoché unica, in cui però il lieto ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • BARBARA D'AUSTRIA
  • CITTÀ DI CASTELLO
  • POESIA PASTORALE
  • TORQUATO TASSO
  • APOSTOLO ZENO
Altri risultati per ARGENTI, Agostino
  • Argènti, Agostino
    Enciclopedia on line
    Letterato (n. Ferrara - m. ivi 1576). Compose una favola pastorale, Lo sfortunato, rappresentata a Ferrara nel 1567, presente il Tasso che la tenne presente componendo l'Aminta.
  • ARGENTI, Agostino
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Nobile ferrarese, giureconsulto e rimatore, caro al cardinale Luigi d'Este. Compose, sull'esempio del Beccari, una favola pastorale, dal titolo Lo sfortunato (Venezia 1568), che con gran concorso di pubblico fu rappresentata in Ferrara nel 1567. In versi sciolti, in 5 atti e senza cori, svolge con un ...
Vocabolario
agostino²
agostino2 agostino2 agg. [dal nome di sant’Agostino]. – In tipografia, carattere a. (o semplicem. agostino s. m.), altro nome del carattere comunem. detto silvio, simile a quello usato a Subiaco nel 1467 nella stampa del De civitate Dei...
agostino¹
agostino1 agostino1 agg. [der. di agosto 2], non com. – Di agosto, che è nato in agosto; anche di frutti che si raccolgono o maturano in agosto (cfr. agostano): uva, fichi agostini.
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