AGNELLO da Pisa
Nato intorno al 1194 a Pisa dalla nobile famiglia degli Agnelli, secondo una tradizione non documentata, fu ricevuto nella famiglia francescana dallo stesso s. Francesco, di passaggio da Pisa nella sua missione in Toscana del 1211-1212. Destinato in Francia da s. Francesco (1217), fu custode dei conventi della regione parigina. Nel capitolo generale del 1223, essendo solamente diacono e appena trentenne, ebbe l'incarico d'introdurre l'ordine minoritico in Inghilterra, dove egli si recò nel 1224 con altri otto confratelli: la provincia inglese si distinse ben presto non tanto per il numero delle Case (raggruppate poi in sei custodie) e dei religiosi, quanto per la virtù e la dottrina dei suoi componenti. Convinto che fosse opportuna per i suoi confratelli una buona formazione culturale, fondò ad Oxford una scuola teologica, dove invitò come docente lo stesso cancelliere dell'università Roberto Grossatesta.
A. ritornò in Italia nel 1230 per il capitolo generale e, ancora poco tempo dopo, per trattare con la Curia romana alcuni affari riguardanti il clero inglese e le relazioni di questo con i religiosi, ottenendo dal papa Gregorio IX assicurazioni per gli stessi. Amico della corte e specialmente del re Enrico III, suo munifico benefattore, si adoperò per ristabilire buoni rapporti tra questo e il duca del Galles, non risparmiandosi disagi e viaggi. Morì nel convento di Oxford il 13 marzo 1235 o 1236 e qui fu sepolto.
Qualche anno più tardi, in occasione di una traslazione, la sua salma fu trovata incorrotta e anche per questo gli fu eretto un monumento, che sparì con la distruzione della chiesa e del convento di Oxford al tempo dello scisma di Enrico VIII.
Il culto prestatogli ininterrottamente nell'Ordine dei frati minori e a Pisa e in Inghilterra fino al sec. XVI fu confermato il 30 ag. 1892 da Leone XIII, che lo dichiarò beato. I francescani ne celebrano la festa il 13 marzo.
Fonti e Bibl.: T. Eccleston, De adventu Fratrum Minorum in Angliam, di cui si hanno quattro edizioni: la prima in Monumenta Franciscana, I, a cura di J. S. Brewer, London 1858, pp. 5-72; la seconda in Analecta Franciscana, I (1885), pp. 217-255; la terza, a cura di A. G. Little, Paris 1909, fu poi nuovamente edita a Manchester, nel 1952, da J. R. H. Moorman sul manoscritto preparato dallo stesso Little. Una modesta biografia è quella di C. Mariotti, Il Beato A. da P., Roma 1895; notizie criticamente accertate in E. Cristiani, I dati biografici e i riferimenti politici dei rimatori pisani del Dugento, in Studi Mediolatini e Volgari, III (1955),p. 9.