aggregazione
aggregazióne [Der. del lat. aggregatio -onis "atto ed effetto dell'aggregare", dal part. pass. aggregatus di aggregare (→ aggregato)] [FML] [FSD] Stato di a.: il modo di associarsi e d'interagire delle molecole costituenti un corpo o una sostanza, che determina parte delle proprietà macroscopiche del corpo stesso. L'esperienza quotidiana ha suggerito la tradizionale ripartizione in tre stati di a. con riferimento al fatto che il corpo o la sostanza abbiano o no un volume o una forma determinati: lo stato solido, caratterizzato dal fatto che un corpo ha, a parità di ogni altra condizione, volume e forma determinati; lo stato liquido, con volume determinato e forma indeterminata; lo stato aeriforme, con volume e forma indeterminati, potendosi ulteriormente distinguere fra stato di vapore e stato di gas (o gassoso) in quanto per il primo la transizione dallo stato liquido a quello aeriforme (vaporizzazione) o quella inversa (condensazione) avvengono, rispettiv., diminuendo e aumentando la pressione a temperatura costante, o, in altri termini, a seconda che l'aeriforme si trovi a temperatura minore o maggiore di una temperatura caratteristica della sostanza, detta temperatura critica; inoltre, i due stati liquido e aeriforme possono essere considerati sottostati di un unico stato, lo stato fluido, caratterizzato dall'indeterminatezza della forma. Nello stato solido le molecole occupano, rispetto alle molecole circostanti, posizioni medie definite (unici movimenti possibili sono oscillazioni intorno a queste posizioni); nello stato fluido esse non hanno una posizione media determinata. Tale distinzione tradizionale si rivela peraltro largamente approssimativa, se non addirittura imprecisa, in vari casi. Così, un corpo solido può presentarsi in varie forme cristalline oppure amorfo e ognuna di queste configurazioni molecolari può a buon diritto essere considerata un diverso stato di a., o, con linguaggio moderno, una diversa fase. Al contrario, la distinzione fra liquido e aeriforme perde ogni fondamento fisico non appena si riconosce la possibilità di passare con continuità dall'una fase all'altra (T. Andrews, 1869), e lo stesso può dirsi per le fasi aeriformi di gas e vapore, distinte in base al fatto di trovarsi al di sopra oppure al di sotto della temperatura critica. È corretto dunque parlare di varie fasi sia solide che fluide, aggiungendo a queste la fase superfluida, con riferimento alla relazione, eventualmente espressa da diagrammi di fase, fra le grandezze che definiscono macroscopicamente lo stato fisico (pressione, volume, temperatura). Sono possibili anche definizioni dello stato di a. di tipo operativo che fanno riferimento a proprietà fisiche quali l'elasticità, la viscosità e l'isotropia. Tenendo presenti queste proprietà, si riconosce che il campo di variabilità dello stato di a. della materia è limitato da due stati estremi, lo stato solido ideale e lo stato aeriforme (o gassoso) ideale, caratterizzati il primo da viscosità infinita, elasticità nulla e generica anisotropia e il secondo da viscosità nulla, elasticità massima e isotropia perfetta. Uno schema di classificazione degli stati di a. fra questi due estremi ideali potrebbe essere il seguente: (a) monocristallo, che può avvicinarsi molto al solido ideale; (b) solido cristallino, aggregato di strutture cristalline; (c) solido amorfo, non cristallino; (d) liquido anisotropo, con riferimento spec. alle proprietà viscoelastiche e ottiche; (e) liquido isotropo; (f) vapore, aeriforme al di sotto della temperatura critica; (g) gas reale, generico aeriforme al di sopra della temperatura critica; (h) gas perfetto, gas che segue esattamente la legge di Boyle-Mariotte. A questi stati è comunque da aggiungere oggi anche lo stato di plasma, una sorta di gas elettricamente neutro di particelle elettricamente cariche, caratterizzato dalle particolari interazioni elettriche e magnetiche tra le particelle costituenti. Per notizie sui vari stati di a., v.: fisica dei solidi; gassoso, stato; liquido, stato; plasma. ◆ [FML] Cambiamenti di stato di a.: secondo il modo di vedere tradizionale, sono i seguenti: dallo stato solido a quello liquido, e viceversa, fusione e solidificazione (in partic., cristallizzazione se si tratta di un solido cristallino); dallo stato liquido a quello aeriforme, e viceversa, vaporizzazione (e anche evaporazione) e condensazione oppure liquefazione, rispettiv. sopra e sotto la temperatura critica; dallo stato solido direttamente a quello aeriforme, e viceversa, sublimazione; questi cambiamenti, o transizioni, di stato sono accompagnati dall'assorbimento oppure dalla cessione di energia termica. Per tutto ciò, ma in termini attuali, v. fase, transizioni di; fasi termodinamiche; inoltre, v. le voci relative in questo vol. VII.