Decimo dei profeti minori dell'Antico Testamento, cominciò la sua attività nel 520 a. C. sotto il regno di Dario d'Istaspe, quando la comunità giudaica, tornata a Gerusalemme dopo il grande esilio, inclinava, dopo i primi tentativi, a rinunziare a una vigorosa ripresa. Il tempio di Salomone non era ancora ricostruito, e sembrava spenta la memoria dell'antico zelo. A ridestarlo si impegnò entusiasticamente Aggeo. Il libro di A. consta di quattro profezie o allocuzioni, oltre a una piccola parte narrativa intramezzata tra le prime due. Partendo da un problema limitato, la visione del profeta si apre a un orizzonte universale.