Umanista (n. forse a Roma 1415 circa - m. 1464). Uditore di Rota (1449), vescovo di Ancona (1460) e quindi di Camerino (1463), lasciò pregevoli carmi latini: fu dottissimo in diritto civile e penale. È spesso confuso con il padre Cencio (n. 1390 circa - m. dopo il 1445), anch'egli umanista, di cui restano traduzioni dal greco, un'orazione, alcune dediche e, particolarmente notevoli, 25 lettere.