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AGAPITO da Palestrina

di Gianni Sofri - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
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AGAPITO da Palestrina

Gianni Sofri

Nacque a Palestrina il 13 febbr. 1748. Entrò a far parte della provincia riformata romana dei minori osservanti nel 1765; la sua erudizione in campo biblico e la preparazione teologica gli ottennero via via le cariche di segretario, definitore e custode della provincia, censore dell'Accademia teologica della Sapienza (nel 1783) e consultore delle Congregazioni dell'Indice (nel 1784) e del S. Uffizio. Nel 1810, soppresse le corporazioni religiose dal governo napoleonico, abbandonò l'abito francescano per quello di semplice prete, rientrando però nell'Ordine al ritorno di Pio VII. Morì il 17 giugno 1815 a Palestrina.

Polemizzò con l'ex gesuita Bolgeni con l'Esame critico-teologico di quanto ha scritto il Ch. Abate D. Gianvincenzo Bolgeni sopra i peccati mortali dubbi, e sulle circostanze notabilmente aggravanti la malizia delle mortali colpe, Roma 1799, movendo accuse di probabilismo, senza accedere però a posizioni rigoriste, anch'esse avversate in rispondenza a un'ispirazione sostanzialmente moderata. Contro lo stesso Bolgeni scrisse ancora l'Idea genuina della carità, o amor di Dio, opposta a' pensamenti de' Sigg. Abb. Gianvincenzo Bolgeni, e Lorenzo Hervas, Roma 1800, rifiutando la tesi secondo cui l'amor di Dio potesse essere ispirato non da benevolenza, ma da concupiscenza: tesi nella quale vedeva il pericolo di una riduzione eudemonistica del cattolicesimo.

Scrisse inoltre: Lezioni divote, ordinate a conservare e promuovere il buon costume ne' veri fedeli specialmente ne' tempi correnti, 3 voll., Roma 1792 (58 lezioni, dedicate al card. Braschi-Onesti, nipote di Pio VI); Notizie storiche intorno ai luoghi di Terra Santa, Roma 1793; Lettere d'avviso ad un confessore novello contro l'opera avente per titolo: Istruzione pratica per i confessori novelli, Roma 1805 (8 lettere, volte a confutare il probabilismo dell'ex gesuita F. M. Salvatori).

Bibl.: B. Spila, Memorie storiche della Provincia Riformata Romana, I, Roma 1850, p. 507; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della rivoluzione, Bari 1928, p. 224; Dict. d'Hist. et Géogr. Eccl., I, coll. 900-901; Dict. de Théol. Cath., I, col. 558; Encicl. Cattolica, I, coll. 427-428.

Vedi anche
attrizione Nella dottrina cattolica relativa alla giustificazione, il dolore del peccato commesso, che grava come un peso sull’animo del penitente, conscio di avere perduto i benefici divini e meritato il futuro castigo.  ● Provenendo dalla considerazione della negatività del peccato o dal timore della dannazione ... carità carità religione L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.  ● Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito dagli scrittori cristiani ad amor, e quasi contrapposto a questo, come più preciso equivalente ... religioso Nel diritto canonico precedente al Concilio Vaticano II, membro di una società riconosciuta dall’autorità ecclesiastica, legato dai voti pubblici di povertà, umiltà, obbedienza, secondo le norme della società stessa. gesuiti Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco Saverio, D. Laínez, A. Salmerón, S. Rodríguez, N. Bobadilla, gettò a Parigi le prime basi della ...
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Vocabolario
agàpico
agapico agàpico agg. [der. di agape] (pl. m. -ci), letter. raro. – Proprio dell’agape, soprattutto nel suo sign. estens.: una riunione a.; un’a. comunione di affetti.
àgape
agape àgape (alla greca agàpe) s. f. [dal lat. tardo agăpe, gr. ἀγάπη «amore»]. – 1. Convito fraterno presso gli antichi cristiani. 2. estens. Convito intimo fra amici: si riunirono tutti in una fraterna a. finale. 3. letter. Affetto, amore....
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