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AGAPIO di Manbiǵ

di Carlo Alfonso Nallino - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGAPIO di Manbiǵ (in arabo Aghābiyūs [oppure Maḥbūb, che è la traduzione araba del greco Αγαπιος "amato"] al-Mánbigī)

Carlo Alfonso Nallino

È il più antico scrittore arabo cristiano di storia. Della sua vita si sa soltanto ch'era d'origine greco-bizantina (rūmī), figlio d'un Costantino, e che divenne vescovo di Manbiǵ (Hierapolis o Bambyke degli scrittori classici, Mabbōg dei Siri) nella Siria settentrionale; apparteneva alla chiesa melchita, fedele al concilio di Calcedonia. Visse alla fine del sec. IX e nella prima metà del X. Compose in arabo una storia universale intitolata Kitāb al-‛Unwān (Libro del titolo), divisa in due parti: la prima dall'inizio del mondo alla venuta di Cristo (inclusa la sua vita), la seconda da Giulio Cesare sino all'epoca dell'autore, che scriveva nel 330 dell'ègira (942 d. C.); ma a noi l'opera è giunta incompleta, cioè fino al corso del secondo anno di regno del califfo al-Mahdī (777 d. C.); del rimanente ci sono note soltanto citazioni ricorrenti in Giorgio Elmacino (al-Makīn od Ibn al-‛Amīd). L'autore si valse anche di fonti bizantine. Il testo arabo fu pubblicato nel 1912 dal p. L. Cheikho (Agapius episcopus Mahbugensis, Historia universalis) nel Corpus scriptorum christianorum orientaliunt, Script. Arab. textus, ser. 3ª, t. V; pure il testo arabo, ma unito a traduzione francese, fu edito da Al. Vasiliev (Kitab al-‛Unvan, Histoire universelle écrite par Agapius (Mahboub) de Menbidj éditée et traduite en français) nella Patrologia Orientalis, V (1910) e XI (1915) per la prima parte, VII (1911) e VIII (1912) per la seconda. È consigliabile l'uso di entrambe le edizioni.

Vedi anche
Siri Gli abitanti di stirpe aramaica della Siria sino al 7° sec., quando essi furono sommersi dall’invasione araba. melchita Nome (dall’arabo mal’akī, trad. del gr. Βασιλικός «imperiale») che nella seconda metà del 5° sec. i monofisiti d’Egitto davano per spregio agli ortodossi, appoggiati da Leone I. Oggi si intendono per m. i cattolici di rito bizantino ma di lingua araba, soggetti al patriarca di Antiochia. Parti (ant. persiano Parthava) Antica popolazione iranica, di origine probabilmente nomade, stanziatasi dal 3° sec. a.C. in una regione dell’altopiano iranico fra l’Elburz e l’Amudar’ja (ant. Oxus), il Caspio e il deserto centrale, che da essa prese il nome di Partia. Grazie a una politica aggressiva, nel ... califfo (arabo khalīfa, «successore») Sommo monarca della comunità islamica universale (ummat al-islāmiyya). Secondo la dottrina ortodossa islamica, deve essere musulmano maggiorenne, sunnita, di condizione libera e discendente dei Quraish, la tribù di Maometto. (➔ anche califfato)
Tag
  • CONCILIO DI CALCEDONIA
  • CHIESA MELCHITA
  • GIULIO CESARE
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Altri risultati per AGAPIO di Manbiǵ
  • Agàpio di Manbiǵ
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    Antico scrittore cristiano di storia (fine del sec. 9º - prima metà del 10º); vescovo di Manbiǵ (l'antica Ierapoli) nella Siria settentrionale, appartenente alla Chiesa melchita, fedele al concilio di Calcedonia, è autore di una storia universale in arabo, Libro del titolo, divisa in due parti: dall'inizio ...
Vocabolario
agàpico
agapico agàpico agg. [der. di agape] (pl. m. -ci), letter. raro. – Proprio dell’agape, soprattutto nel suo sign. estens.: una riunione a.; un’a. comunione di affetti.
àgape
agape àgape (alla greca agàpe) s. f. [dal lat. tardo agăpe, gr. ἀγάπη «amore»]. – 1. Convito fraterno presso gli antichi cristiani. 2. estens. Convito intimo fra amici: si riunirono tutti in una fraterna a. finale. 3. letter. Affetto, amore....
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