AFṬASIDI (Banū 'l-Afṭas, \arabo\)
Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani di Spagna, di origine berbera. ‛Abd Allāh ibn al-Afṭas, il primo sovrano della dinastia, si rese signore indipendente della città, che già prima di lui si era praticamente sciolta dall'obbedienza al califfato omayyade di Cordova, ormai in pieno sfacelo. Tanto sotto di lui quanto sotto i suoi successori le guerre divamparono senza interruzione con gli stati vicini, specialmente con gli ‛Abbādidi (v.) di Siviglia. A queste si aggiunse l'accrescersi della potenza del regno cristiano di Castiglia-León, il cui re Ferdinando I costrinse il successore di ‛Abd Allāh, Muḥammad al-Muẓaffar, a pagargli tributo (447 ègira = 1055 a. C.). Indebolito anche maggiormente da lotte intestine tra i successori di al-Muẓaffar, il regno di Badajoz fu facilmente conquistato, col resto della Spagna musulmana, dagli Almoravidi venuti dall'Africa.
Alla scarsa importanza politica degli Afṭasidi fa riscontro, come del resto si osserva anche negli altri staterelli sorti dallo sfacelo del califfato di Cordova, l'impulso da essi dato alle lettere e alle arti. Numerosi sono gli scrittori vissuti alla loro corte, fra cui il più celebre è il poeta Ibn ‛Abdūn (v.), e alcuni degli stessi sovrani coltivarono non indegnamente gli studî. La serie degli Afṭasidi è la seguente: ‛Abd Allāh al-Manṣūr, 418-437 (= 1027-1045), Muḥammad al-Muẓaffar, 437-460 (1045-1068), Yaḥyà al-Manṣūr, 560-473 (1068-1081), ‛Omar al-Mutawakkil, fratello del precedente e suo rivale, che tenne la metà del regno fino alla morte di lui, e poi regnò da solo, 460-487 (1068-1094).
Bibl.: Encicl. dell'Islam, Leida 1908 e segg. (in edizioni francese, inglese, tedesca), I, pp. 189-190; R. Dozy, Hist. des Musulmans d'Espagne, Leida 1861, IV, p. 4 segg.; C. Huart, Hist. des Arabes, Parigi 1912, I, pp. 169-171.