AFRODISIACI
. Sotto questo nome sono state raggruppate sostanze ad azione e costituzione anche molto diverse, solo accomunate dal possedere un'azione, vera o ipotetica, stimolante sopra le funzioni meccaniche della riproduzione.
La cantaridina (principio attivo delle cantaridi, insetti vescicatorî), è di uso molto pericoloso, potendo con dosi un po' elevate ed in soggetti a rene non integro provocare una nefrite emorragica. Questo fatto era già noto a Dioscoride, Galeno ed Avicenna, ma il primo che descrisse fedelmente i sintomi d'intossicazione da cantaride è Nicandro.
La stricnina agisce specialmente aumentando la recettività dei centri speciali alle stimolazioni riflesse ed affinando tutte le capacità sensitive e sensoriali atte ad esaltare, per via psichica, la libido.
La yohimbina, alcaloide estratto dalla corteccia della Yohimba (Apocinacea dell'Africa), introdotta a piccole dosi per via orale o sottocutanea, provoca insieme a vasodilatazione cutanea e mucosa una dilatazione delle reti vascolari degli organi sessuali che, favorita da un aumento di eccitabilità del centro midollare, esalta la funzione. Queste sostanze sembra però che non influenzino le funzioni testicolari né che stimolino in alcun modo l'estro venereo. Il famoso Gimseng che fu presentato a Luigi XIV dagli ambasciatori siamesi come un portentoso afrodisiaco e che diede origine nei secoli XVII e XVIII a numerose ricerche, è oggi quasi dimenticato. Non così l'alcool, la morfina, la canapa indiana, la cocaina, i quali per l'influsso che esercitano sopra l'ideazione, per la diminuzione delle inibizioni corticali, possono venire considerati come nefasti afrodisiaci centrali.
L'arsenico, il fosforo, il ferro ecc., migliorando le condizioni generali del ricambio (nelle cosiddette cure ricostituenti), possono agire favorevolmente sopra i meccanismi riproduttivi, come su ogni altra funzione.
Non è ancora abbastanza studiata, da questo punto di vista la farmacologia degli ormoni testicolari. I trapianti chirurgici di glandula testicolare od ovarica dànno risultati molto più evidenti del rinvigorirsi della funzione sessuale sotto tutti i suoi aspetti, quando questa funzione è deficiente nei giovani o decade più o meno precocemente con l'età.
L'uso di questi prodotti può essere causa di fenomeni d'íntossicazione anche gravi e mortali. Pèr effetto della cantaride (v.) si può produrre gastroenterite violenta, con sintomi infiammatori a carico del sistema uropoietico.