AFRO (propr. Afro Basaldella)
Pittore, nato a Udine il 4 marzo 1912. Vive a Roma. Compì i suoi studî al Liceo artistico di Venezia. Dopo le giovanili opere di decorazione (1936, Collegio dell'Opera Naz. Balilla a Udine, ora perduto, in cui si accosta alla ufficialità eroica del Novecento; 1937, Albergo delle Rose a Rodi, di un gusto più libero) si dedicò esclusivamente alla pittura, maturando la sua visione che comincerà a chiarirsi in una evoluzione organica a partire dal 1948.
Da una composizione - nature morte, paesaggi, ritratti - studiata con meditata analisi del particolare, attento al risultato tecnico e al dato oggettivo, A. passa a una graduale semplificazione di forme, a una rinuncia della dimensione fisica, a un ribaltamento in piano dello spazio, avviandosi così verso quell'astrattismo in cui egli affida solo al colore e al rapporto di questo con la luce la costruzione delle immagini, evocazioni più che forme, simboli di un'immaginazione che ha superato la materia.
A. è oggi uno dei pittori astratti italiani più affermati anche in campo internazionale. Dopo la prima personale presso la Galleria del Milione a Milano (1931), è stato sempre presente nelle principali rassegne nazionali e internazionali, più volte premiato. Presente dal 1938 alla Biennale di Venezia (I premio Naz. 1956) e alla Quadriennale di Roma, spesso con personali. Ha partecipato vivamente alla Resistenza a Venezia. Si è accostato al Fronte Nuovo delle Arti, ma con una posizione di isolato, e più tardi ha fatto parte del Gruppo degli Otto.
Bibl.: L. De Libero, Afro, Roma 1946; L. Venturi, Afro, in Commentari, fasc. 3, 1954, pp. 245-252; L. Venturi, Otto pittori italiani, Roma 1952; U. Apollonio, Afro, in Quadrum, n. 2, 1956, p. 133-38; T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, Milano 1957, e passim; L. Venturi, Pittori Italiani d'oggi, Roma 1958; N. Ponente, Saggi e Profili, Roma 1958, pp. 137-144.