Gruppo degli stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico
Il Gruppo degli stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico è stato formalizzato con l’Accordo di Georgetown del 1975. Esso è stato originariamente creato allo scopo di coordinare la cooperazione tra i propri membri nei negoziati con l’Unione Europea (Eu). Infatti, già con il Trattato di Roma del 1957, la Comunità Economica Europea (Cee) aveva adottato delle norme per la cooperazione con gli stati e i territori d’oltremare, al fine di assicurare che la Francia mantenesse i rapporti privilegiati con alcuni paesi dell’Africa occidentale e centrale. In seguito, la Cee pose le basi per la cooperazione con 18 stati africani con le Convenzioni di Yaoundé, negli anni Sessanta, sulla cooperazione commerciale, tecnica e finanziaria. Con l’ingresso del Regno Unito nell’Eu, la cooperazione Europa-Africa si estese ai membri del Commonwealth. La Convenzione di Lomé del 1975 venne conclusa dalla Comunità europea e da 46 stati Acp: essa prevedeva delle preferenze tariffarie non soggette a reciprocità, per promuovere le esportazioni dei membri Acp e dei programmi volti a limitare la vulnerabilità di questi paesi rispetto alle oscillazioni dei prezzi dei prodotti di base da essi esportati. Attualmente il quadro di cooperazione tra Eu e Acp è costituito dall’Accordo di Cotonou del 2000 e da specifici accordi di partenariato economico con singoli gruppi degli stati Acp. Nel marzo 2010 l’Eu e il Gruppo Acp hanno concluso la seconda revisione degli accordi di Cotonou, che ha seguito una prima revisione del 2001.
Principali obiettivi del Gruppo Acp sono: il coordinamento della attività dei membri nel quadro dell’attuazione degli accordi di partenariato economico con l’Eu, il consolidamento dell’unità e della solidarietà tra i membri, lo sviluppo sostenibile dei membri e la loro graduale integrazione nell’economia globale promuovendo un ordine mondiale più equo, il rafforzamento della pace e della stabilità come precondizione per migliorare il benessere dei cittadini dei membri Acp in un ambiente democratico e libero. Nel tempo il Gruppo ha esteso le proprie attività oltre il coordinamento nell’ambito dei negoziati con l’Eu e ha cominciato a occuparsi di commercio, economia, politica, cultura, anche in fora internazionali quali l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).
La maggior parte dei membri sono stati dell’Africa sub-sahariana (48), mentre 16 membri sono stati caraibici e 15 del Pacifico. Secondo l’Accordo di Georgetown i membri del Gruppo sono i firmatari dell’accordo medesimo o i firmatari della Convenzione di Lomé, ora Accordo di Cotonou. Cuba è l’unico membro che non è parte dell’Accordo di Cotonou.
Struttura istituzionale
Il summit dei capi di stato e di governo definisce gli orientamenti politici generali del Gruppo ed elabora le direttive per l’attuazione dei medesimi da parte del Consiglio dei ministri.
Il Consiglio dei ministri è composto da un membro del governo di ogni stato Acp o da un delegato e determina le modalità di attuazione delle politiche generali.
Il Comitato degli ambasciatori si compone di un ambasciatore o un rappresentante per ogni stato membro. Il Comitato assiste il Consiglio dei ministri nelle sue funzioni e svolge le attività che quest’ultimo gli affida.
Il Segretariato del Gruppo Acp è responsabile della gestione amministrativa.
Nel 2005, 27 membri del Gruppo hanno firmato la Carta che istituisce l’Assemblea consultiva Acp, formalizzando i meccanismi di cooperazione interparlamentare già presenti.
Angola, Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Congo (Repubblica), Congo (Repubblica Democratica), Isole Cook, Costa d’Avorio, Cuba, Gibuti, Dominica, Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Figi, Gabon, Gambia, Ghana, Grenada, Guinea, Guinea Bissau, Guyana, Haiti, Giamaica, Kenya, Kiribati, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Isole Marshall, Mauritania, Maurizio, Micronesia, Mozambico, Namibia, Nauru, Niger, Nigeria, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Repubblica Centrafricana, Repubblica Dominicana, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, St. Lucia, St. Vincent e Grenadine, Samoa, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Isole Salomone, Somalia, Sudafrica, Sudan, Suriname, Swaziland, Tanzania, Timor Est, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tuvalu, Uganda, Vanuatu, Zambia, Zimbabwe.