AFRICA del SUD-OVEST (A. T., 118-119)
Già possedimento germanico, ora mandato dell'Unione Sud-africana. È bagnato all'O. dall'Oceano Atlantico e confina al N. con l'Angola (servono di confine, per un tratto, il Cunene e il Cubango [Okavango]), all'E. col Protettorato dei Beciuana e con l'Unione Sud-Africana, dalla quale, a S., la divide il fiume Orange. La stretta appendice a NE., detta di solito Caprivi Zipfel, che quando questo territorio era ancora germanico arrivava allo Zambesi, è stata annessa al Protettorato dei Beciuana. L'area dell'Africa del Sud-Ovest è di 828.780 kmq. Le formazioni geologiche dell'Africa del Sud-Ovest sono in generale le stesse dell'Unione Sud-Africana (v.). Predominano le rocce del periodo detto Pre-Karru, che comprendono gneis, graniti e scisti del massiccio primitivo, e conglomerati, arenarie, argille scistose, calcari neri e dolomiti del sistema del Nama. Vaste zone nel S. consistono di formazioni del Karru le quali anzi occupavano precedentemente una maggiore estensione. Nei pressi di Lüderitz, sulla costa, si trovano terreni terziarî e recenti. A Bogenfels si elevano, fino a 100 m. e più, delle collinette formate da terreni di età dal Miocene in poi. La grande "scarpata" africana non è tanto elevata qui, quanto lo è nel Sud-Africa; il paese è formato da una serie di terrazze che variano dai 650 ai 2000 m. sul livello del mare. La superficie di queste terrazze è spesso piana, sebbene in alcuni punti venga interrotta da qualche tratto collinoso.
L'elemento climatico più importante nell'Africa del Sud-Ovest è la piovosità. Ma la quantità delle pioggie varia notevolmente da una regione all'altra. Lungo la costa è di 25 mm. circa; alla Baia della Balena di 75 mm. La quantità aumenta verso l'interno ed è maggiore nella parte settentrionale (in media 550 mm.) che in quella meridionale (in media 150 mm.). La regione centrale ne riceve 300 mm. circa. Il massimo delle piogge cade fra i primi di ottobre e la fine di aprile; la quantità e il periodo variano considerevolmente da un anno all'altro. Gli unici fiumi perenni sono il Cunene e l'Orange, che si versano nell'Atlantico, e il Cubango (Okavango). È possibile però procurarsi l'acqua scavando i letti asciutti degli altri fiumi minori. Il clima è, nel complesso, caldo ed asciutto, con grandi sbalzi di temperatura. Le notti sono fresche, fuorché a N.; sulle terrazze centrali e meridionali d'inverno si forma anche il ghiaccio. Windhoek, situata a 1700 m. s. m., ha una temperatura estiva massima di 38° e minima di 15,5; invernale massima di 28° e minima di −8°,8. Sulla costa l'escursione è minore e la temperatura media viene abbassata dalle umide e dense nebbie. La malaria si fa sentire d'autunno, in ispecie nella parte settentrionale.
L'Africa del Sud-Ovest comprende le regioni seguenti:
1. la fascia dunosa costiera, larga alcuni chilometri;
2. il deserto Namib, formato da bassipiani debolmente inclinati e dove si trovano dei giacimenti salini e dei Kopjes isolati. È una regione pressoché disabitata;
3. il retroterra delle due regioni precedenti, che si estende dall'Orange fino al distretto Gibeon (24°5), ed è formato da colline e da vallate coperte da erbe o dalla vegetazione caratteristica del Karru;
4. la zona al nord di Rehoboth, occupata prevalentemente da savane. Gli alberi aumentano a mano a mano che si procede verso il N. Appaiono, fra l'altro, esemplari di syringa, di mapani, ecc. Da Omaruru fino al confine dell'Angola il terreno è occupato da fitti cespugli. Pur non essendovi foreste propriamente dette, questa regione fornisce legname per costruzione di tavole, carri, mobili, ecc. Sono stati piantati alberi esotici, quali l'eucalipto, l'albero del pepe, lo jacaranda, e pini, più che altro a scopo ornamentale.
Fauna. - La fauna dell'Africa del Sud-Ovest, per quanto ricca e varia, non ha spiccate caratteristiche ed è in generale simile a quella della regione del Capo. Varie specie di cercopiteci abitano la regione; ma i lemuri, così diffusi in Africa, vi mancano. Tra gli insettivori notiamo i Macroscelides e i Chrysochloris; tra i carnivori il leone, il leopardo, la iena (Hyaena brunnea), il Proteles cristatus, lo sciacallo (Canis mesomelas); tra i rosicanti il Pedetes proprio a tutta l'Africa del Sud, il Bathyergus, ecc. Mancano gli elefanti, le giraffe e gli iraci, e solo ai margini della regione vivono i rinoceronti, i bufali e gli ippopotami; ungulati notevoli sono l'Oryx gazella, la Gazella euchore, numerose altre antilopi e le zebre. Non mancano i formichieri africani (Orycteropus) e i pangolini (Manis).
Gli struzzi vivono nella porzione orientale della regione; del resto la fauna ornitologica non è fra le più ricche dell'Africa. Relativamente scarsi e non troppo interessanti sono i rettili, gli anfibî e i pesci di acqua dolce.
Popolazione. - Secondo il censimento del 1921 la popolazione dell'Africa del Sud-Ovest era di 227.739 ab., di cui 19.432 Europei (7855 Tedeschi), 177.462 Bantu e 30.845 Ottentotti, Boscimani e Meticci. Le città principali sono Windhoek, la capitale, con una popolazione (1921) di 7859 ab. (3460 Europei e 4399 di colore), Lüderitz con 2017 ab., Keetmanshoop con 2685 ab., e Swakopmund con 1772 ab.
La colonia, nonostante le guerre di conquista e la penetrazione bianca, che hanno decimato e disorganizzato le comunità indigene, ha il privilegio di conservare larghe rappresentanze delle razze e delle culture più interessanti dell'Africa australe. Sono in essa la maggior parte dei Boscimani (San) superstiti, circa 4000 (7500 secondo calcoli tedeschi anteriori). Sparsi anche fra gli Ottentotti in stato di servitù o di dipendenza, questi piccoli nomadi giallastri conducono ancora in alcune regioni, le più desolate e assetate del territorio, la loro vita primitiva di cacciatori, armati d'arco e di frecce avvelenate: nel deserto di Namib (Gainin, misti di sangue ottentotto), sul tavoliere carsico di Otavi e soprattutto sull'orlo del bacino steppico del Kalahari (Haikum, Kung, Kaukau, Haiguin). Piccoli gruppi errano sin oltre il Cubango (Okavango) e nell'Angola portoghese.
Anche gli Ottentotti (Koikoin, Nama), quasi scomparsi da ogni altra parte dell'Africa, sono ormai soltanto un residuo di una numerosa e, sotto varî riguardi, potente nazione (22.000 nel 1926). Le loro tribù di pastori, private ora quasi totalmente del bestiame, avevano più volte spostato, in successive migrazioni, le loro sedi e sono tuttora note soprattutto coi nomi dati loro dai coloni olandesi. Nella metà meridionale della colonia, ove costituiscono la popolazione indigena prevalente, sono gli Ottentotti Bondelzwart (Gaminum), Veldschoendrager (Haboben), Fransmansche (Karagaikoin) ed i cosiddetti Ottentotti coloniali: Bethanier (Amain), Bersabaer (Haikauan), Witboi (Kobesin) Afrikaner (Aichaaen) ridotti, quest'ultimi, a pochi resti.
Nella metà settentrionale della colonia, in un intricato succedersi di sedi, vivono due altri gruppi di Ottentotti, gli Zwartbooi (Kaugoan) ed i Topnaar (Aonin), e varie genti di razza negra. I piu vecchi occupatori (dopo, s'intende, le primitive razze chiare, Boscimani e Ottentotti) sembrano essere i Damaramontanari (Bergdamara) o Haukoin, scurissimi di pelle e di tipo negro, ma parlanti un idioma ottentotto. Sono evidentemente i residui, sparsi oggi in piccoli gruppi in condizioni culturali e sociali inferiori, di una prima immigrazione negra, soffocata poi dalla diffusione dei pastori ottentotti e degli agricoltori bantu. Questi, che rappresentano il livello culturale più alto della popolazione indigena della colonia, si suddividono in tre gruppi: la nazione degli Herero (o Damara: Owambandjeru, Owaherero e Owatjimba), ridotta, dalle lotte contro i Tedeschi, da 100.000 a circa 40.000 individui, l'ancor numerosa nazione degli Ovambo (80.000) nell'estremo nord, e le genti del Cubango (Okavango) e dello Zambesi (Okakwangari, Mambukushu, Masubia).
Agli indigeni menzionati sono da aggiungere i Bastardi (Bastaards), interessanti ibridi di Ottentotti e di Olandesi, che vivono (5000 circa) specialmente nei distretti di Rietfontein e di Rehoboth (v. anche la cartina annessa e le voci relative ai principali popoli nominati).
Condizioni economiche. - L'Africa del Sud-Ovest è soprattutto paese di allevatori di bestiame. Una parte del bestiame viene mandata ai mercati di carne del Sud-Africa. Ora si sta tentando di provvedere Walvis Bay di frigoriferi e di depositi per dare sviluppo all'esportazione del bestiame verso l'Europa. Al sud di Gibeon predomina il bestiame ovino, mentre nelle regioni del nord prevalgono i bovini, poiché arbusti ed arboscelli li proteggono dal sole e dai venti freddi e poiché l'erba è più folta. La parte settentrionale potrà diventare un importante centro per l'allevamento del bestiame appena si potranno sfruttare completamente le acque sotterranee. Nel paese non esiste la mosca tse-tse.
L'agricoltura è ostacolata dalla scarsa quantità e dall'irregolarità delle piogge, dalla scarsezza della popolazione e dalla lontananza dei mercati. Nel N. si seminano granturco, zucche, fagioli e patate, ma la raccolta è incerta a causa del caldo intenso e dell'eventualità di gelate anticipate.
Si fa la caccia alle balene nella baia della Balena, ma nel complesso la pesca è poco sviluppata, sempre per la lontananza dei mercati.
Diamanti piccoli, ma di buon colore, vengono tratti dalle sabbie della fascia costiera fra Bogenfels e Conception Bay. Lo stagno viene estratto dai terreni alluvionali su un'area di vaste dimensioni e si ha fondata speranza che qualcuna delle vene trovate possa permettere uno sfruttamento in grande. Nel distretto di Otavi si trova rame e piombo; si lavora il marmo presso Karibib; nel distretto di Grootfontein si estrae vanadio, e tra l'Ugab e il Cunene, ferro.
Le principali vie di comunicazione sono a carico dello stato, quelle entro le aree municipali stanno sotto il controllo dei comuni, mentre le vie di congiungimento fra le varie tenute vengono costruite e mantenute a spese dei privati. Le strade sono generalmente a fondo naturale, e perciò molto disagevoli nella stagione piovosa. Lo scartamento delle principali linee ferroviarie è di 106,5 cm. Durante la guerra mondiale, per facilitare l'invasione del paese da parte delle forze sud-africane, la stazione di Kalkfontein fu congiunta con le ferrovie dell'Unione Sud-Africana, per mezzo di una linea che tocca Prieska e Upington.
Governo e amministrazione. - L'amministrazione del paese viene esercitata dal governatore generale, il quale delega per lo più a rappresentarlo un amministratore, nominato dal governo sud-africano. Questo funzionario è assistito da un consiglio di cittadini. Per gli affari amministrativi il paese (ad eccezione dell'Ovambo) è diviso in 17 distretti, che sono retti ciascuno da un magistrato investito di funzioni amministrative e giudiziarie. In varî distretti sono state adottate misure di grande larghezza verso gl'indigeni, che vivono sotto capi ereditarî o sotto capi indigeni nominati dal governo responsabili davanti al magistrato europeo. Alcune regioni abitate da soli indigeni, come l'Owamboland e parti del Kaoko-Veld, non sono soggette all'autorità europea. Circa 2.428.200 ettari furono riservati ai nativi, e si stanno ivi effettuando trivellazioni per aumentare la quantità d'acqua esistente. Nel 1913 la proprietà privata copriva 13.355.100 ettari, e altri 3735 ettari di scelti terreni vennero riservati alla colonizzazione.
Storia. - Nel 1814 un missionario tedesco fu mandato al Capo di Buona Speranza dal governo britannico perché operasse fra gli Ottentotti al N. dell'Orange. Questi si mise in relazione con Berlino col risultato che una società missionaria incominciò ad interessarsi del paese circa nel 1840. Nel 1869 erano già state fondate fiorenti stazioni missionarie. Ad ognuna di esse era annessa una bottega, i cui guadagni servivano a mantenere la missione. Nel 1878 la Gran Bretagna proclamò l'annessione di un territorio intorno alla baia della Balena. Il resto del paese fu annesso dalla Germania nel 1890. Il 31 dicembre 1920 il governo militare fu sostituito da uno civile.
Guerra 1914-18. - Prima della grande guerra 1914-1918 l'Africa del Sud-Ovest era difesa da un corpo di truppe coloniali, comandato da una ottantina di ufficiali. Dopo lo scoppio della guerra, le forze tedesche furono portate a 6 mila uomini. All'inizio delle ostilità i Tedeschi occuparono la baia della Balena, inglese, e riuscirono inoltre a battere decisamente a Sandfontein (25 settembre) una colonna anglo-boera che aveva passato l'Orange. A nord i Portoghesi furono pure ricacciati. L'offensiva inglese dovette poi arrestarsi in seguito ad una sollevazione di Boeri, alla quale partecipò anche il generale de Wett, uno dei capi della guerra d'indipendenza boera. Il tentativo fu represso energicamente dal generale Botha, presidente della confederazione sud-africana. Il de Wett fu fatto prigioniero e i suoi seguaci parte uccisi, parte catturati o dispersi.
Intanto le forze a disposizione del generale Botha erano salite a 40 mila uomini. Egli aveva fatto occupare nell'autunno la baia di Lüderitz. Nel febbraio 1915 una colonna comandata dal generale Deventer passò l'Orange e respinse i Tedeschi. Il Deventer si riunì a Keetmanshoop alla colonna proveniente da Lüderitz e con essa continuò l'offensiva verso nord, mentre il Botha, col corpo principale, sbarcava nella baia della Balena. Attaccati da forze di gran lunga superiori, dopo viva resistenza, i Tedeschi dovettero ritirarsi dalla capitale Windhoek (12 maggio), abbandonando la grande stazione radiotelegrafica, per continuare la ritirata verso nord. Il 9 luglio le forze tedesche, 3200 uomini, a corto ormai di viveri e di munizioni, si arresero coll'onore delle armi. La colonia, come già si è detto, passò sotto l'amministrazione dell'Unione Sud Africana, come mandato della Lega delle Nazioni.
Bibl.: H. Schinz, Deutsch - Südwestafrika, Forschungsreisen, Oldenburg 1891; K. Dove, Deutsch - Südwestafrika, Berlino 1903; Leutwein, 11 Jahre Gouverneur in Deutsch - Südwestafrika, Berlino 1906; Külz, Deutsch - Südwestafrica im 25. Jahre deutscher Schutzherrschaft, Berlino 1909; L. Schultze, Deutsch Südwestafrika, in Meyer, Das deutsche Koloniakreich, II, Lipsia 1909; Waibel, Urwald, Feld, Wüste, Breslavia 1921; Sprigade e. Moisel, Karte von Deutsch - Südwestafrika 1 : 2.000.000, Berlino 1910.