Diplomatico e uomo politico (Pskov 1605 circa - ivi 1680), rappresentò nella Moscovia l'indirizzo più orientato verso l'Occidente. Precursore in questo senso di Pietro il Grande, sentì vivamente il problema dell'accesso al Baltico e per risolverlo ricercò un'intesa con la Svezia (1658 e 1661) e con la Polonia (pace di Andrusovo del 1667, confermata nel 1670). Entrato in dissenso con lo zar Alessio Michailovič, fu destituito (1677) e rinchiuso nel monastero Krypeckij, presso Pskov, dove morì.