AEROGRAFO
. Apparecchio che serve per la rapida e uniforme applicazione di vernici: queste vengono finemente polverizzate e lanciate sulla superficie da verniciare mediante un getto di aria compressa.
Adoperato da principio esclusivamente da decoratori, pittori, fotografi come strumento di disegno (per il quale uso specifico oggi viene più propriamente detto "aeropenna"), l'aerografo trovò successivamente fortunata applicazione nel campo industriale. È oggi adoperato dovunque si abbiano da applicare vernici, intonachi, colle, su superficie unite e continue: soprattutto nell'industria meccanica (carrozzerie di automobili, materiale ferroviario, basamenti, intelaiature, parti di macchine motrici e operatrici di ogni genere); ma anche nei cantieri navali per la verniciatura degli scafi, nei mobilifici, nell'industria edile per l'applicazione di intonachi, e perfino nell'industria tessile per l'applicazione di appretti.
Per soddisfare a esigenze industriali così varie e importanti, l'aerografo propriamente detto (e cioè la pistola spruzzatrice) si è venuto corredando di tutto un complesso di apparecchi ausiliarî; e oggi si comprendono sotto il nome di aerografi veri gruppi di verniciatura a spruzzo, animati da motori elettrici o a combustione. La figura rappresenta un gruppo elettrico: consiste di un motore che comanda un compressore, il quale a sua volta alimenta un serbatoio di aria compressa; di qui, attraverso un depuratore, l'aria viene mandata alla pistola che aspira la vernice dall'apposito recipiente, cui è solidale, e la spruzza polverizzata. Per l'uso di tinte dense da applicare sotto pressione o per la verniciatura di grandi superficie, il recipiente della vernice può essere costituito a parte da apposito autoclave di notevoli dimensioni, tenuto sotto pressione da una conduttura che lo collega col serbatoio di aria compressa, e collegato alla pistola da altra conduttura; la pistola è resa così più maneggevole e leggiera.