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Aerofagia

di Giancarlo Urbinati - Universo del Corpo (1999)
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Aerofagia

Giancarlo Urbinati

L'aerofagia (dal greco ἀήρ, "aria", e -ϕαγία, derivato da ϕαγεῖν, "mangiare") è un disturbo cronico che si manifesta nei cosiddetti 'mangiatori d'aria' e consiste in eruttazioni ripetute. L'aria introdotta con gli atti della deglutizione attraversa in parte l'esofago e viene poi riemessa. L'aerofagia non è quindi dovuta alla produzione di gas da parte dello stomaco, o lo è solo in misura minima, ma è semplicemente la conseguenza di un fenomeno fisiologico. Pressoché tutti gli individui, infatti, ingoiano aria, ma a volte ciò avviene in maniera eccessiva.

Mangiare con voracità e rapidamente, fare largo uso di bevande gassate, bere con la cannuccia, succhiare caramelle, masticare gomme, essere portatori di protesi dentarie mal fissate ecc., sono tutte condizioni che favoriscono l'ingestione di grandi quantità di aria; anche l'ansia predispone all'aerofagia. L'aria che non viene eliminata per mezzo delle eruttazioni si accumula nello stomaco (aerogastria) e può determinare senso di ripienezza e di oppressione postprandiali, soprattutto se dopo il pasto viene assunta la posizione supina, che, provocando l'interposizione di liquido tra l'aria e il cardias, ne favorisce l'intrappolamento e ne impedisce l'espulsione. A volte la distensione acuta dello stomaco causa dolori anche intensi, che possono essere erroneamente interpretati come di natura anginosa.

Poiché l'eruttazione ha per il soggetto un effetto liberatorio, spesso questi, per ottenere sollievo, ingoia deliberatamente aria, con il risultato che in tal modo viene a crearsi un circolo vizioso tra introduzione ed eliminazione.

L'aria ingoiata che riesce a superare lo stomaco e a penetrare nell'intestino può provocare una sensazione di gonfiore addominale diffuso o localizzato, specialmente in sede ipocondriaca sinistra, ove può venire sequestrata a livello della flessura splenica del colon. Il fenomeno può essere prevenuto correggendo sia l'eventuale ansia (per es. per mezzo di tranquillanti della serie delle benziodiazepine) sia evitando quei comportamenti che sono in grado di favorirne la comparsa. La terapia dei disturbi doloroso-dispeptici dovuti ad aerofagia si basa sull'impiego di composti ad azione adsorbente, quali il metilpolisilossano o il carbone vegetale attivato, che sono capaci di operare la frammentazione dell'aria in bolle di piccole dimensioni, più facilmente eliminabili.

Bibliografia

A. Strocchi, M.D. Levitt, Intestinal gas, in Gastrointestinal disease. Pathophysiology, diagnosis, management, ed. M.H. Sleisenger, J.S. Fordtran, Philadelphia-London-Toronto-Montreal-Sydney-Tokyo, W. B. Saunders Company, 19935, 1° vol., pp. 1035-42.

Vedi anche
dispepsia Disturbo della funzione digestiva gastrica o intestinale. La dispepsia gastrica può dipendere da alterata secrezione, quantitativa o qualitativa, di succo gastrico per cause emotive ( dispepsia nervosa), lesioni anatomiche (gastriti, ulcere ecc.), alterata motilità (atonia, ipercinesia ecc.); la sintomatologia ... meteorismo Eccessivo contenuto di gas nel tubo gastroenterico, in alcuni tratti di esso (meteorismo localizzato o regionale) o in tutta la sua estensione (meteorismo generalizzato). Nel primo caso è sintomo di occlusione intestinale; nel secondo può avere diverse cause: eccessiva introduzione di aria con il cibo ... esofago Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti fisiologici, situati a livello della cricoide, della biforcazione tracheale e del diaframma. ... stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti. 1. Anatomia comparata Nei pesci, in generale, non vi è una separazione netta tra esofago e stomaco: questo può essere ...
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • ERUTTAZIONE
  • INTESTINO
  • ESOFAGO
  • CARDIAS
  • ANSIA
Altri risultati per Aerofagia
  • aerofagia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Disturbo consistente nella deglutizione involontaria di aria in quantità notevole, tanto da produrre forte meteorismo gastrico; è determinata da spasmi combinati dei muscoli della respirazione e della deglutizione; l’aria viene riespulsa con le eruttazioni. L’a. dell’adulto è frequentemente di origine ...
  • aerofagia
    Enciclopedia on line
    Disturbo consistente nella deglutizione involontaria di aria in quantità notevole, tanto da produrre forte meteorismo gastrico. È determinata da spasmi combinati dei muscoli della respirazione e della deglutizione. In questi casi, l’aria viene riespulsa con le eruttazioni.
  • AEROFAGIA
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Disturbo nervoso che si riscontra negl'isterici e in alcuni psicopatici, e consiste nella deglutizione di aria atmosferica talvolta in quantità notevole, tanto da produrre un forte meteorismo gastrico. È determinata da una serie di spasmi combinati dei muscoli della respirazione e della deglutizione. ...
Vocabolario
aerofagìa
aerofagia aerofagìa s. f. [comp. di aero- e -fagia]. – In medicina, disturbo nervoso consistente nella deglutizione eccessiva e involontaria di aria (riespulsa poi con eruttazioni), tale da produrre forte meteorismo gastrico.
aerogastrìa
aerogastria aerogastrìa s. f. [comp. di aero- e del gr. γαστ ή ρ -τρός «stomaco»]. – In medicina, presenza di aria nello stomaco, come normale fatto fisiologico o in rapporto con l’aerofagia.
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