AEOLIDIDAE (dal nome del genere Aeolh)
Famiglia di molluschi della classe dei Gasteropodi, dell'ordine degli Opistobranchi, sottordine dei Nudibranchi. Questi molluschi hanno il corpo privo di conchiglia e di branchia vera (ctenidio), e presentano sul dorso una doppia serie laterale di papille cave (cerata), in ciascuna delle quali penetra un lobo canaliculato del cosiddetto fegato o epatopancreas, organo che in questi animali è ramificato. Il cuore si trova nella linea mediana-dorsale. Esistono tentacoli anteriori e posteriori; questi ultimi, o rinofori, sono privi d'insaccature. I cerata sono comunemente conici o cilindrici, e perlopiù son provveduti di cnidocisti. Essi funzionano da branchie. Ermafrodite, come tutti gli opistobranchi, le Aeolididae depongono le uova in nidamenti lunghi e sottili, sotto forma di cordoncini aggomitolati, bianchi o di delicati colori, come roseo, gialliccio, ecc. Dall'uovo, al pari che in tutti gli altri opistobranchi, nasce una larva veligera, che nuota per un certo periodo di tempo, e poi cade al fondo, dove si trasforma, assumendo l'aspetto e l'abito dell'adulto. Le Aeolididae sono carnivore, nutrendosi specialmente di cnidari, le cui colonie di polipi si trovano nel loro habitat. Esse infatti abitano in modo speciale la zona litorale, particolarmente le baie, i seni tranquilli, i porti, a pochissima profondità, strisciando col loro largo piede sul fondo o sulle alghe e sulle varie colonie animali (cnidarî e briozoi), che rivestono il fondo stesso o gli scogli ad esso sovrapposti. Alcune forme vanno considerate come pelagiche, quali Glaucus, Fiona, Scyllaea. Le prime due si mantengono a galla mediante bolle gassose che sono contenute nel loro stomaco. Esse si nutrono di organismi pelagici, massime di velelle. La Scyllaea è comune sui sargassi, specialmente nel cosiddetto Mar di Sargasso (v. tavola a colori).