SARAVIA, Adrien
Nacque a Hesdin nell'Artois verso il 1531, da padre di origine spagnola e da madre fiamminga, fattisi ambedue protestanti. Era come predicante in Anversa verso il 1560, dove lavorò alla compilazione della Confessione di fede per le nuove chiese belghe; ma dalle turbolenze religiose fu ben presto costretto a riparare in Inghilterra, ove diffuse le dottrine di Ginevra. Nel 1582 ebbe la cattedra di teologia a Leida e vi fu anche ministro, ma avendo partecipato a complotti politici fu costretto nel 1587 a ritirarsi di nuovo in Inghilterra; entrò allora nella chiesa anglicana come ministro, senza venire però assoggettato alla riordinazione; fu rettore a Tabenhall (Stratfordshire) nel 1588, vicario di Lewisham (Kent), canonico di Canterbury nel 1595, prebendato di Worcester e Westminster nel 1601; nel 1610 cambiò la rettoria di Lewisham con Great Chart (Kent). Morì il 15 gennaio 1613 e fu sepolto nella cattedrale di Canterbury, dove gli fu eretto un monumento.
Pubblicò nel 1590 il De diversis gradibus ministrorum Evangelii, tradotto in inglese nel 1592, dove difende l'istituzione dell'episcopato, entrando perciò in polemica con Teodoro Beza; a Londra nel 1611 pubblicò in un volume in folio: Diversi tractatus theologici, che comprende scritti pubblicati in antecedenza. Un trattato: De Eucharistia sacra, rimasto inedito, fu pubblicato nel 1885 da G. A. Denison con una traduzione e notizie sull'autore. Nel 1607 il S. fu designato a far parte dei traduttori dell'Autorised Version del 1611 della Bibbia e fu da lui tradotta la parte che va dal Genesi alla fine di II Re.
Bibl.: Dict. of Nat. Biogr., Londra 1909, XVII, p. 788 segg.