DECOURCELLE, Adrien
Autore drammatico, nato a Parigi nel 1821, morto a Etretat nel 1892. Nel 1845 esordì alla Comédie Française con Une soirée à la Bastille, un atto in versi che rivelò il poeta e che fu seguito l'anno dopo da La Journée d'un seducteur. L'autore teatrale però soverchiò presto il poeta come appare in Jenny l'ouvrière (1850), Sarah la créole (1852), ecc. Ma la grazia e il sentimento di una volta, uniti a un dialogo vivo e facile, ricompaiono in Monsieur mon fils (1855) e più in Je dîne chez ma mère (1855) che ottenne un ampio successo. Ebbe a collaboratori D'Ennery, Thiboust, Scribe, Claretie, ecc. Il D. collaborò anche al Figaro con lo pseudonimo Docteur Grégoire, col quale pubblicò: Les formules du Docteur Grégoire, raccolta di pensieri, definizioni, paradossi; Le dossier du '93 (1869) libello contro la Rivoluzione. Gli si deve poi: Strophes et chansons (1891), Un homme d'argent, ecc.
Pierre, suo figlio (1856-1926), è annoverato tra i migliori autori contemporanei. Nei suoi drammi e commedie, scritti da solo o in collaborazione, c'è la sicura visione della scena, e spesso una dolce sentimentalità, come nell'Abbé Constantin, tolto dal romanzo di Halévy (fu una delle grandi interpretazioni di Cesare Rossi). Sono poi da ricordare: Grain de beauté (1880), L'as de trèfle (1883), Gigolette (1894), Papa la Vertu (1898), Sherlock Holmes (1907), La rue du sentier (1912), e fra i suoi romanzi: Le deux gosses (1889), La buveuse de larmes (1892), Les marchands de patrie (1917).