Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., 1946). Scrittore agile e brillante, osservatore attento dei movimenti culturali del suo tempo, si dedicò al giornalismo e alla saggistica, impegnandosi inoltre, sul piano filosofico, a sintetizzare le esigenze del pragmatismo e dell'idealismo (Teoria del pragmatismo trascendentale, 1915; Saggi di etica e di filosofia del diritto, 1915) e, dopo la tragica esperienza della prima guerra mondiale, a combattere il razionalismo neohegeliano del suo tempo (Critica dello storicismo, 1935; Pensieri sulla storia, post., 1952). Venne così ad abbozzare un relativismo o pluralismo irrazionalistico e pessimistico, che egli poi ritrovava nelle principali manifestazioni della civiltà contemporanea (Relativisti contemporanei, 1921; Ricognizioni, 1924; Homo faber, 1928; Filosofi e moralisti del Novecento, 1932; Filosofia delle morali, 1937; Il casualismo critico, 1941; Mistiche nuove e mistiche antiche, post., 1946). T. fu tra i primi a rivelare l'originalità del teatro pirandelliano, con alcuni saggi rimasti fondamentali, raccolti poi negli Studi sul teatro contemporaneo (1924).