CECIONI, Adriano
Scultore, pittore e scrittore d'arte, nato a Fontebuoni (Firenze) nel 1836, morto a Firenze il 26 maggio 1886. Nel 1859 partecipò alle campagne per l'Indipendenza. Congedatosi vinse il pensionato a Roma. Nel 1867, dopo quattro anni di dimora a Napoli, tornò a Firenze, ed espose all'Accademia di belle arti la statua Il suicida, che lo rivelò artista meditativo e vigoroso, ma che suscitò vive discussioni. Frequentò le riunioni artistiche del Caffè Michelangelo, da lui celebrate in una famosa caricatura, e partecipò al movimento dei "macchiaioli", del quale, accanto al Signorini, fu l'acuto teorico e il pugnace polemista. Nel 1870 si recò a Parigi, dove il gruppo Bambino col gallo (il modello in gesso nella Galleria d'arte moderna di Firenze), esposto nel Salon del 1872, fu acquistato per farne riproduzioni in bronzo. Chiamato a Londra per disegnare caricature di uomim politici, poco vi rimase. Trascorse a Firenze il rimanente della sua vita disperatamente, misconosciuto e mortificato dalla gente autorevole del suo tempo. Soltanto l'anno prima della sua morte ottenne un posto d'insegnante di disegno nelle Scuole superiori di magistero. Nelle piccole statuette ispirate dalla moda e dal costume del secolo seppe fare dell'argomento aneddotico espressione classica di stile. Dipinse al modo dei macchiaioli poche opere e di brevi dimensioni, ma con tonalità e spirito singolarissimi; tutte dense d'una tagliente e aspra capacità d'osservazione.
Bibl.: G. Chiarini, in Fanfulla della domenica, 1880, n. 12; G. Uzielli, in Vita italiana, 1894-95; T. Signorini, in Caricaturisti e caricaturati, Firenze 1898, pp. 110-228; A. Franchi, Arte e artisti toscani, Firenze 1902; L. Càllari, Storia dell'arte contemporanea ital., Roma 1909; A. Cecioni, Scritti e ricordi, con prefazione e note di Gustavo Uzielli (contiene scritti di varî autori su A. C., lettere di lui, elenco delle sue opere), Firenze 1905; G.B., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con bibliografia).