CASTELLESI, Adriano
Cardinale, noto dal luogo di nascita col nome di A. di Corneto, e più tardi, dal suo titolo, detto cardinale di S. Crisogono, nato verso il 1458 o 1459. Ebbe varie missioni presso la corte inglese, e sotto Alessandro VI anche tesoriere generale. Per i buoni uffici di Enrico VII fu nominato vescovo di Herersford nel 1502; il 13 maggio 1503 venne eletto cardinale. Pochi mesi dopo Alessandro VI morì, dopo una cena in una vigna del C. Giulio II non gli fu ostile. Intrighi diplomatici lo costrinsero a una serie di fughe da Roma, dovute al suo timore del papa. Comparve, forse a torto, fra i promotori del conciliabolo di Pisa. Prese parte al conclave del 1513, e partecipò alle sessioni del concilio Lateranense. La sua azione politica gli attirò le gelosie e le ire dei rappresentanti inglesi a Roma, di Bainbridge, arcivescovo di York e più ancora del successore di questi, Wolsey. La catastrofe del C. fu però determinata dalla partecipazione alla congiura del Petrucci contro Leone X. Condannato, ricevette il perdono, ma pagata la pena pecuniaria imposta, fuggì ancora una volta da Roma. Nella sua assenza Wolsey sequestrò le rendite del suo rivale in Inghilterra, ne fece occupare il palazzo (ora Torlonia) in Borgo, e spiegò tutta la sua attività affinché il suo nemico, nel concistoro del 5 luglio 1518, venisse degradato e consegnato al braccio secolare. Dalla morte di Leone X non si ha più notizia del C.; dev'essere stato ucciso nel viaggio allora intrapreso da Venezia a Roma, ma nessuna fonte ne parla. Oltre al suo gusto artistico, sono documenti della sua cultura molti scritti, alcuni stampati, nei quali rivela spirito arguto di fine motteggiatore. Tra le sue opere a stampa ha speciale interesse lo scritto De vera philosophia (Bologna 1507). Lettere inedite sono conservate nella Vaticana.
Bibl.: Ferri, Epistulae adversus Alambertium. Praecedit commentarius de rebus gestis et scriptis Hadriani Castellensis Cardinalis, Faenza 1771 (con elenco ragionato degli scritti); L. Cardella, Memorie storiche dei cardinali della Santa Romana Chiesa, III, Roma 1793, p. 302 segg.; Br. Beghardt, Adrian von Corneto, Breslavia 1886; A. Ferrajoli, Il matrimonio di Adriano Castellesi, in Archivio della Regia Società Romana di storia patria, XLII (1919), p. 295 segg.; id., La congiura dei cardinali contro Leone X, in Miscellanea della R. Società Romana di storia patria, VII (1920); Diario di Giacomo Gherardi da Volterra, in Muratori, Rerum Ital. Scrip., XXIII, parte 3ª, nuova edizione a cura di E. Carusi, Città di Castello 1904, dove, in appendice alla prefazione, sono pubblicate parecchie lettere e alcuni componimenti poetici del cardinale Adriano.