Musicista (Bologna 1568 - ivi 1634). Studiò con G. Guami. Monaco olivetano, fu organista nel convento di S. Michele in Bosco a Bologna, dove istituì una scuola e un'accademia. Tra le sue numerosissime composizioni sono oggi ricordati specialmente i madrigali drammatici, ricchi di estro spregiudicato, audace, umoristico fino alla caricatura (La pazzia senile, 1598; La prudenza giovanile, 1604; La barca di Venezia per Padova, 1605; Il festino nella sera del Giovedì grasso, 1608, ecc.). Lasciò inoltre trattati (Cartella musicale, Conclusioni nel suono dell'organo), e, sotto lo pseudonimo di Camillo Scaliggeri della Fratta, commedie e farse rusticali, la raccolta di novelle, proverbî, ecc. Trastulli della villa (1627) e la nota Novella di Cacasenno (1641), in continuazione del Bertoldo e del Bertoldino di G. C. Croce.