OSTADE, Adriaen van
Pittore, nato a Haarlem nel 1610, morto ivi nel 1684. Dipinse quasi sempre interni rustici, bettole, per lo più in piccolo formato, con gruppi di contadini. Il primo dei suoi quadri - circa un migliaio - è firmato del 1631 (Parigi, Louvre). Nei quadri giovanili le vivaci figure hanno spesso del caricaturale; tutti sono improntati di arguzia. La maniera pittorica è allo stesso tempo curata e disinvolta, e tende a un chiaroscuro saturato in cui l'influsso di Rembrandt, dopo il 1640 circa, è visibile. A poco a poco, specialmente dopo il 1660, le composizioni diventano più calme e raccolte; dopo il 1670 ancora il colorito si fa più acceso e la luce meno concentrata. Del maestro restano numerosi disegni, di cui alcuni acquarellati, e 50 acqueforti.
Isack v. O., nato a Haarlem nel 1621, morto ivi nel 1649. Scolaro di suo fratello Adriaen, lo imitò dapprima nel genere degli interni con figure; ma presto cominciò a preferire scene campestri, viandanti davanti a una taverna, paesaggi invernali animati da pattinatori, ecc. Minutissimi di esecuzione, i suoi quadri sono di una tonalità pacata e armoniosa.
V. tavv. CXXI e CXXII.
Bibl.: M. Van de Wiele, Les frères van Ostade, Parigi 1893; A. Rosenberg, Adriaen und Isack van Ostade, Bielefeld e Lipsia 1910; D. Rovinski e N. Tchétchouline, L'oeuvre gravé d'Adriaen van Ostade, Lipsia 1912; C. Hofstede de Groot, Beschreibendes u. kritisches Verzeichnis der Werke der hervorrag. holländischen Maler des XVII. Jahrh., III, Esslingen-Parigi 1910; R. Fritz, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932.